24. Settembre 2014

Anche il Consiglio nazionale vuole raddoppiare la galleria stradale del Gottardo. Così prende congedo – come già il Consiglio federale e il Consiglio degli Stati prima di lui – dall’affidabile strategia dei trasporti per la regione alpina seguita finora. Un secondo tubo al Gottardo è inoltre in contrasto con la Costituzione, rincara di tre miliardi di franchi il risanamento, svaluta l’Alptransit e attira ancora più camion sugli assi di transito. L’ultima parola spetterà comunque al popolo.

Insieme a una quarantina d’altre organizzazioni, l’Iniziativa delle Alpi lancerà il referendum contro il raddoppio del Gottardo. Questo è certo. „La promessa che le due canne di galleria saranno poi usate solo a metà può anche essere furba dal punto di vista giuridico, ma smaschera la proposta come un trucco per aggirare la Costituzione”, spiega Jon Pult, Presidente dell’Iniziativa delle Alpi: „Quelli che oggi fanno questa promessa in futuro non potranno mantenerla; la politica cambia troppo rapidamente.”

Il raddoppio del Gottardo attira più camion sull’intero asse fra Chiasso e Basilea. „Questo è un attacco massiccio alla protezione delle Alpi”, afferma Jon Pult. La decisione del Parlamento è ancora più discutibile se si considera che nel 2016 sarà inaugurata la galleria ferroviaria di base del Gottardo, il tunnel più lungo del mondo. Ora bisogna mettere le merci sulla ferrovia in grande stile, così come prevede la Costituzione. Invece di utilizzare appieno la ferrovia e l’Alptransit, il Parlamento vuole però facilitare il transito dalle Alpi dei mezzi pesanti – e questa non è una strategia sostenibile per il nostro futuro.

L’Iniziativa delle Alpi è convinta che, insieme alle altre organizzazioni, riuscirà a raccogliere le 50’000 firme necessarie per il referendum. Così il popolo potrà decidere ancora una volta sul caparbio tentativo di raddoppiare la galleria stradale del Gottardo, cosa che ha già respinto in votazione nel 1994 e nel 2004. L’ultima votazione sul secondo tubo si è svolta nel 2011 nel Canton Uri. Anche in quest’occasione il 57% degli aventi diritto di voto ha detto “No” a un nuovo buco nel Gottardo.

Prima del dibattito in Consiglio nazionale rappresentanti dell’Iniziativa delle Alpi e dell’ATA hanno consegnato ai parlamentari una cartolina con del formaggio Emmentaler. Hanno così ricordato ai politici che la loro proposta fa delle vane promesse e che un secondo tunnel stradale al Gottardo danneggia irrimediabilmente le Alpi.

Contatti
Jon Pult, presidente dell’Iniziativa delle Alpi, 076 508 16 33
Marina Carobbio Guscetti, vicepresidente dell’Iniziativa delle Alpi, 079 214 61 78