17. Agosto 2009

Gli argomenti dell’Iniziativa delle Alpi hanno convinto Claude Hêche: dal 2007 il Giurassiano di Courroux si impegna a difenderne le posizioni nel Consiglio degli Stati.

Foto: Keystone

tob. La volontà popolare non è sufficientemente rispettata in Parlamento, ha detto Claude Hêche durante il dibattito sulla Legge sul trasferimento del traffico, che deriva dall’iniziativa delle Alpi. Quando nel maggio del 2009 il Consiglio degli ­ Stati ha affrontato le iniziative cantonali dei Cantoni del Gottardo Ticino e Uri, il ­Giu­rassiano è tornato alla carica. Ha chiesto alle sue colleghe e ai suoi colleghi di ­approvare le due iniziative: «Dobbiamo prendere sul serio le regioni e tener conto dei legittimi interessi della loro popolazione». Con i suoi interventi Hêche ha appoggiato le richieste dell’Iniziativa delle Alpi per un rapido trasferimento del traffico merci ­dalla strada alla ferrovia e per l’introduzione della borsa dei transiti alpini.

Un politico solido
Claude Hêche, 57 anni, padre di due figli, è un politico coi piedi ben piantati a terra. Si interessa della vita quotidiana delle persone, dei loro problemi concreti, della ­coesione sociale. È un atteggiamento che aveva già nel Governo giurassiano, del quale ha fatto parte per 12 anni. Era quel Governo giurassiano, in cui Jean-François Roth brillava nel ruolo di ministro degli esteri, mentre Claude Hêche si occupava discretamente ed efficientemente dei dossier della salute, degli affari sociali, della polizia e del militare. Roth rappresentava il PPD, Hêche il PS. Entrambi erano più che semplici colleghi di governo. «Siamo amici», dice Claude Hêche.

Da quando Claude Hêche fa politica nel Consiglio degli Stati, si occupa partico­larmente dei problemi del traffico. Fa parte della commissione dei trasporti, è nel ­comi­tato del servizio d’informazione per i trasporti pubblici Litra e, da poco, presiede anche Ouestrail, un’organizzazione dei Cantoni romandi e di Berna. Ouestrail chiede, tra l’altro, una rete ferroviaria ­efficiente per la Romandia e Berna, come anche per il resto della Svizzera. «Essere ben allacciati alla rete è estremamente importante per un Cantone periferico come il Giura», afferma Hêche. Perciò ha molta comprensione anche per le richieste dei Cantoni Ticino e Uri. «Quando le regioni espongono così chiaramente le loro idee, come hanno fatto i Cantoni del Gottardo in merito al trasferimento del traffico, e ­queste idee sono sensate anche nel contesto nazionale, la Confederazione deve metterle in pratica.» Nel maggio 2009 il Consiglio degli Stati ha sorprendentemente accolto le due iniziative cantonali – anche grazie al voto di Claude Hêche.

Nelle loro due iniziative cantonali, il ­Ticino e Uri hanno ripreso le richieste dell’ Iniziativa delle Alpi: il rapido trasferimento del traffico merci sulla rotaia, la ­riduzione del numero dei camion in transito dalle Alpi a 650’000 entro il 2012 e ­l’introduzione della borsa dei transiti. ­Durante il dibattito al Consiglio degli Stati, Claude Hêche ha detto che la politica deve dare un segnale forte per il trasferimento del traffico. Tanto più che, all’inizio di maggio, i ministri dei trasporti dei paesi alpini avevano appena dichiarato che la borsa dei transiti alpini è un possibile strumento per gestire il traffico delle ­merci in transito dalle Alpi.

Sa ascoltare
Claude Hêche ha fatto una carriera poli­tica tradizionale. Ha cominciato a far politica nel suo Comune, a Courroux, diventan­done poi il sindaco. In questo villaggio presso Delémont vive fin dalla nascita. Poi per 12 anni è stato membro del Governo giurassiano e ora continua a far politica nel Consiglio degli Stati. Ha sempre cercato consiglio e sa ascoltare. Per Hêche è importante sentire il maggior numero possibile di argomenti e quindi soppesarli. Perciò ha una folta rete di contatti e non gli piacciono gli ideologi che ascoltano solo sé ­stessi e parlano solo di sé stessi. «Il defunto Consigliere agli Stati Aschi Leuenberger per me era un amico e un’importante persona di riferimento per le questioni relative ai trasporti, come del resto lo è Fabio Pedrina, il presidente dell’Iniziativa delle Alpi.»

Le abitudini sono persistenti
Claude Hêche dice di aver imparato che non basta avere una buona idea, ma che servono anche gli argomenti giusti per ­difenderla. Gli argomenti dell’Iniziativa delle Alpi lo hanno convinto. «Come rappresentante di un Cantone giovane so che in politica bisogna lottare per le proprie convinzioni.» perciò capisco anche bene le persone della regione alpina che da anni si impegnano per il trasferimento del traf­fico. «La forza della Svizzera si misura soppesando come il paese tratta le proprie minoranze», afferma Hêche. Perciò nel 1994 – quando c’è stata la votazione sull’ iniziativa delle Alpi – non ha votato «sì» solo per convinzione personale, ma anche perché una regione difendeva i propri legittimi interessi nel campo della politica dei trasporti.

Come giurassiano gli stanno a cuore sia la ferrovia sia la strada, anche se personalmente preferisce la ferrovia. Nella discussione sull’eventuale raddoppio della ­galleria autostradale del San Gottardo, gli preme soprattutto la questione della ­sicurezza. Non è il solo. Ma perché – ci si chiede – coloro che avanzano a gran voce l’argomento della sicurezza, non si impegnano anche per il passo più semplice, rapido e decisivo per ottenere una maggiore sicurezza, vale a dire far transitare i camion attraverso il Gottardo sulla ferrovia? «Bisognerebbe cambiare le abitudini e per questo ci vuole molto, molto tempo», dice Claude Hêche.

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