La 35enne Ingrid Felipe è la personalità in ascesa della politica tirolese. Da un anno è vicepresidente del Governo del Land austriaco, responsabile per il traffico e l’ambiente. Intende spiegare all’UE la particolare situazione della sua regione.
mh. Nonostante il prestigioso incarico, la «sostituta del Presidente della regione» non si nasconde dietro il suo titolo. Con lei come candidata di punta, l’anno scorso i Verdi sono stati l’unico partito a guadagnare seggi nel parlamento regionale. Ingrid Felipe tiene al corrente il suo pubblico tramite Twitter sotto @dieingrid e sul suo blog spiega agli elettori le sue decisioni politiche.
Oltre al successo ci sono però anche state critiche per la coalizione con l’ÖVP, partito un tempo onnipotente in Tirolo. «Sulla stampa hanno scritto che l’ÖVP ci avrebbe abbracciati mortalmente», si ricorda Felipe: «Così non è stato. Siamo piuttosto riusciti ad avere un dialogo costruttivo – è una coalizione alla pari». Il primo anno in Governo è stato impegnativo, ma ne è valsa la pena.
La carriera politica di Ingrid Felipe è cominciata solo cinque anni fa, quando i Verdi tirolesi l’hanno nominata loro portavoce. Nel marzo 2010 è diventata Consigliera comunale a Rum – un villaggio della «cintura grassa di Innsbruck», come dice lei stessa. Dal 2012 al 2013 è stata nel Parlamento tirolese. È laureata in economia aziendale, ex giocatrice di pallamano e madre di un figlio di 11 anni. Molto nota è la storia che, a otto anni, è riuscita spuntarla di poter servir messa insieme a sua sorella.
Come membro del Governo regionale, Felipe ha il compito di contrastare la valanga di veicoli in transito che investe le vallate alpine Tirolesi. A fine giugno a Innsbruck si sono incontrati rappresentanti dalla Svezia fino a Verona e dalla Francia fino al Tirolo, passando dalla Svizzera, per parlare di politica di trasferimento del traffico. Proprio questa settimana il Governo Tirolese ha varato un pacchetto di misure con l’obiettivo di poter finalmente rispettare, anche lungo le autostrade, i limiti europei per l’inquinamento dell’aria. I Verdi sono riusciti a convincere il loro partner di coalizione ad accettare anche il limite di 100 km/h sulle autostrade nelle «zone di risanamento dell’aria». Durante la campagna elettorale Günther Platter, che ora è la controparte ÖVP di Felipe, aveva ancora definito «una scemenza» questa misura.
Velocità 100
Il limite di velocità è il presupposto necessario per introdurre nuovamente il divieto di transito settoriale, che la Corte di giustizia europea aveva annullato nel 2011. Con questo divieto di circolazione per i trasporti su strada di rifiuti, pietre e rottami si vuole ridurre di 550 al giorno il numero di camion in circolazione. Ulteriori misure sono intese a portare progressivamente il traffico pesante sulla ferrovia.
Sembra quindi che i Verdi riescano effettivamente a far passare le loro proposte in Governo. «Voglio poter aprire le braccia, non incrociarle sul petto», dice Felipe, alludendo alla collaborazione in Governo: «al contempo, solo chi è fortemente radicato può porgere la mano per il compromesso».
Felipe vuole presentare le misure adottate in Tirolo al nuovo Commissario ai trasporti europeo. Per lei è molto importante che la voce delle regioni alpine sia sentita anche nelle capitali e a Bruxelles. Ma per lei è chiaro che: «nella regione alpina l’obiettivo finale è la borsa dei transiti». Non c’è nessun altro strumento altrettanto efficace per trasferire il traffico pesante dalla strada alla ferrovia. «Ora dobbiamo soltanto ancora trovare una via, che tutti possano condividere», afferma Ingrid Felipe. L’Iniziativa delle Alpi è felice di avere Felipe come partner affidabile in questa cordata.