6. Settembre 2013

Quando la Svizzera e l’Italia discutono di trasporti ed energia, deve valere il principio: le merci sul treno, specialmente su lunghe distanze. Così si risparmia energia, si protegge l’ambiente e si rendono sicure le vie di traffico.

La Consigliera federale Doris Leuthard è a Roma per due giorni e incontra il ministro italiano dei trasporti e dell’ambiente. È chiaro che la Svizzera deve insistere per il trasferimento del traffico merci dalla strada alla ferrovia. Si tratta in primo luogo del mandato che il popolo svizzero ha affidato al Consiglio federale. In secondo luogo la Svizzera ha investito somme importanti a questo scopo per la costruzione delle nuove trasversali ferroviarie al Lötscheberg, al Gottardo e al Ceneri e sta per portarle a termine. Inoltre tutte le gallerie sulla tratta verso il tunnel di base del Gottardo saranno presto ampliate, per permettere il trasporto di camion di 4 metri d’altezza.

“È giusto che la Svizzera spieghi al nostro vicino Italia, come sia importante per noi il trasferimento del trasporto delle merci dalla strada alla ferrovia”, dice Fabio Pedrina, presidente dell’Iniziativa delle Alpi. La ferrovia è notoriamente un mezzo di trasporto più ecologico, più efficiente a livello energetico e più sicuro del camion. Le nuove trasversali ferroviarie attraverso le Alpi svizzere rappresentano poi per l’Italia un collegamento ideale con i mercati del Nord Europa.

Anche in Italia vari gruppi sostengono con energia il trasferimento su rotaia. Il Consiglio della Provincia autonoma di Bolzano-Alto Adige e il Dreier Landtag Tirolo-Alto Adige-Trentino hanno già approvato risoluzioni nel 2011 per l’introduzione della borsa dei transiti alpini. Anche “Legambiente”, la più importante organizzazione ambientalista italiana, chiede con insistenza il trasferimento su rotaia. Non si devono più proporre progetti stradali nelle Alpi, ma si devono introdurre strumenti di gestione come la borsa dei transiti alpini e limitare il traffico dei mezzi pesanti. Inoltre l’Italia deve ampliare la tratta ferroviaria in direzione del Gottardo, come scrive l’associazione nel comunicato stampa in occasione della visita di Doris Leuthard.

L’Iniziativa delle Alpi chiede ai governi svizzero e italiano di prendere sul serio il trasferimento dei trasporti merci dalla strada alla ferrovia. Specialmente con l’introduzione di strumenti incisivi come per esempio la borsa dei transiti alpini o altre misure simili. Gli sforzi svizzeri in questo senso, invece, sono resi poco credibili dalle intenzioni del Consiglio federale di costruire un secondo tunnel stradale al Gottardo. “Con il raddoppio del Gottardo spalancheremmo le porte ai camion in transito. Questo avrebbe conseguenze negative per la popolazione svizzera, ma anche per le persone nei paesi vicini, come l’Italia”, ribadisce Fabio Pedrina.

Contatti
→ Fabio Pedrina, Presidente dell’Iniziativa delle Alpi, 079 249 29 42
→ Alf Arnold, Geschäftsführer Alpen-Initiative, 079 711 57 13
→ Legambiente, Roma, +39 06 862 681