13. Dicembre 2012

L’Iniziativa delle Alpi sostiene pienamente le sette persone che compariranno questo 14 dicembre in Pretura penale a Bellinzona. Nel novembre del 2007 avevano bloccato per mezz’ora l’A2.

Quest’azione non era autorizzata, ma sicuramente giustificata. Il traffico di transito si trova già da troppi anni in una situazione illegale. “Il doppio di camion autorizzati legalmente transita ancora oggi attraverso le Alpi.” precisa Alf Arnold, direttore dell’Iniziativa delle Alpi.

La data d’entrata in vigore del numero annuo massimo di 650‘000 transiti attraverso le Alpi, basato sull’articolo costituzionale, è stata rinviata a diverse riprese del Parlamento. Attualmente questo obiettivo deve essere raggiunto due anni dopo l’apertura di AlpTransit, vale a dire nel 2018. L’iniziativa “Per la protezione delle regioni alpine contro il traffico di transito” è stata accettata in votazione popolare nel 1994. Secondo l’iniziativa, l’obiettivo di ridurre il numero di transiti doveva già essere raggiunto nel 2004. Ciò significa che già da diversi anni il Consiglio federale e il Parlamento infrangono il diritto costituzionale, causando gravi danni alla salute degli abitanti lungo gli assi di transito. Nella Legge sul trasferimento del traffico merci è inoltre specificato che, dal 2011, solo un milione di camion potranno attraversare annualmente le Alpi. Anche quest’anno il numero di transiti ha superato questo limite, poiché il Consiglio federale e il parlamento si rifiutano d’introdurre le misure necessarie per una riduzione.

Nel 2003 un membro dell’attuale comitato nazionale dell’Iniziativa delle Alpi era stato condannato dal tribunale cantonale urano ad una pena detentiva con la condizionale di 7 giorni e ad una multa di 400 franchi per aver preso parte a due blocchi autostradali. “Il diritto ad una strada libera vale più della salute e del benessere delle persone”, aveva allora constatato davanti al tribunale l’attivista. Tuttora le autorità svizzere non autorizzano manifestazioni di questo tipo sulle autostrade.

Nei paesi vicini troviamo situazioni diverse. Negli ultimi tre anni, a diverse riprese, l’autostrada che porta alla galleria del Monte Bianco è stata bloccata, con o senza permesso. Nessuna pena è mai stata decretata. Nel settembre del 2012 il movimento di cittadini “Transitforum Austria-Tirol” aveva ricevuto il permesso di bloccare per dodici ore la strada in direzione del Brennero. „Non abbiamo nulla da regalare – né la nostra salute, né i posti di lavoro, né i contadini né le basi dell’esistenza di giovani e anziani“, aveva affermato il movimento popolare. Il Brennero è il maggior asse di transito attraverso le Alpi per il traffico pesante, seguito dal Gottardo. Nel 1998 il blocco di 28 ore della stessa autostrada, autorizzato dalle autorità tirolesi, era stato giudicato anche dalla Corte di giustizia europea. Quest’ultima aveva confermato che la libertà di riunirsi è un diritto superiore alla libertà del trasporto delle merci, rifiutando così il risarcimento a un trasportatore tedesco (sentenza del 12.6.2003 – C-112/00). Sembra che solo in Svizzera il diritto della strada libera sia considerato come diritto fondamentale supremo. Il nostro appello alla Pretura penale: la salute delle persone deve essere considerata come un bene più importante che la libertà del trasporto delle merci.

Contatto
→ Alf Arnold, direttore, 079 711 57 13
→ Fabio Pedrina, presidente, 079 249 29 42