Nel 2016 l’Iniziativa delle Alpi ha consegnato all’Archivio sociale svizzero l’archivio delle associazioni (con verbali dei comitati, rapporti e conti annuali, corrispondenza, dossier di azioni e campagne, dossier tematici e stampati). I fondi possono essere consultati nella sala di lettura dell’Archivio sociale svizzero senza restrizioni d’uso.
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Schweizerisches Sozialarchiv
Più di 200 persone hanno partecipato al tradizionale falò delle Alpi. Col fuoco e con la chiusura temporanea del passo l’Iniziativa delle Alpi e l’associazione FreiPass hanno inviato un segnale contro l’ulteriore rinvio del trasferimento del traffico pesante dalla strada alla ferrovia.
Dando seguito a alcune proposte di modifica, il Comitato delle regioni dell’Unione europea (un organo con funzione consultiva) assegna un peso maggiore alla BTA nell’ambito della discussione sul bilancio di metà termine del libro bianco sui trasporti dell’UE.
Il Prix Watt d’Or dell’Ufficio federale dell’energia (UFE) è stato attribuito all’Iniziativa delle Alpi per la sua idea innovatrice di borsa dei transiti alpini.
Più di 40’000 cittadine e cittadini chiedono con una “petizione popolare” dell’Iniziativa delle Alpi che il Consiglio federale rispetti finalmente il suo mandato.
Per mezz’anno la campagna “forza 2009” dell’Iniziativa delle Alpi ha ricordato ogni settimana con nuove azioni la necessità di evitare ulteriori rinvii del trasferimento del traffico merci su ferrovia.
Nella Svizzera orientale si incrociano trasporti di rifiuti: autocarri trasportano pattume dal sud della Germania e dal Ticino fino a Trimmis nei Grigioni. Nel contempo, la spazzatura dell’Alta Engadina viene portata a bruciare a Niederurnen.
L’Iniziativa delle Alpi ha reagito protestando contro i ritardi del trasferimento. Al numero 82 della rivista Eco sono state allegate cartoline con l’invito a volerle spedire al Consigliere federale Leuenberger. Vi era anche la possibilità di spedire cartoline elettroniche per internet, per favorire il trasferimento su ferrovia. L’azione ha avuto successo, con un gran numero di cartoline inviate.
La borsa dei transiti alpina proposta dall’Iniziativa delle Alpi è realizzabile sia dal punto di vista tecnico che da quello pratico. Essa contribuirebbe al raggiungimento dell’obiettivo del trasferimento del traffico pesante su ferrovia, in modo economicamente efficiente. Lo ha confermato uno studio pubblicato di recente, svolto su incarico della Confederazione.
In occasione della pubblicazione del secondo rapporto sul trasferimento, l’Iniziativa delle Alpi organizza un’azione per denunciare che le Alpi soffrono sempre ancora della “febbre da camion”. Il trasferimento dalla strada alla ferrovia procede a rilento. Sarebbe necessaria una riduzione annuale del numero dei TIR del 10,5 per cento, ovvero 108’000 transiti in meno. Solo una borsa dei transiti alpini con un limite chiaro dei transiti permetterebbe di guarire il paziente Alpi da nuovi attacchi di “febbre da camion”.
Per richiamare l’attenzione sui molti trasporti assurdi, l’Iniziativa delle Alpi consegna regolarmente il “sasso rosso del diavolo”. 2004, il poco ambito premio è andato a Délifrance SA. Alcuni suoi prodotti vengono scarrozzati dall’Olanda fino in Svizzera.