La Consigliera federale Doris Leuthard presenta oggi, venerdì, la politica di trasferimento svizzera al simposio BrennerCongress a Innsbruck. Ne è un elemento centrale la galleria ferroviaria di base del Gottardo. Grazie a quest’opera è possibile trasferire dalla strada alla ferrovia il traffico delle merci attraverso le Alpi. Con l’intenzione di realizzare una seconda canna stradale al Gottardo, tuttavia, il Consiglio federale favorisce il ritorno dei trasporti di merce sulla strada, mette in pericolo l’investimento della NTFA e mina la propria credibilità.
Nell’ambito del BrennerCongress, Doris Leuthard incontra oggi i ministri dei trasporti dei paesi dell’UE, nonché la nuova Commissaria ai trasporti Violeta Bulc. Il tema del convegno è il traffico ferroviario delle merci attraverso le Alpi. Diversamente dall’Austria, dall’Italia e dalla Francia, che litigano ancora sul finanziamento delle gallerie di base del Brennero o del Moncenisio, con l’AlpTransit la Svizzera ha realizzato un progetto lungimirante. Nel 2016 entrerà in funzione il tratto centrale, il tunnel di base del Gottardo – la più lunga galleria del mondo.
Però, il maggior progetto infrastrutturale della storia svizzera rischia di essere svalutato. “Un secondo tubo stradale al Gottardo porterebbe il traffico merci a trasferirsi nuovamente sulla strada”, afferma Jon Pult, Presidente dell’Iniziativa delle Alpi: “Già solo l’intenzione espressa dal Consiglio federale e del Parlamento di raddoppiare la galleria stradale danneggia la credibilità svizzera in materia di trasferimento del traffico delle merci sulla ferrovia.”
Il raddoppio del tunnel stradale raddoppia le capacità di trasporto su strada. Il volume di traffico al Gottardo potrebbe perciò rapidamente crescere al livello del Brennero, cosicché due milioni di camion l’anno attraverserebbero le Alpi svizzere e, nei giorni di punta – come al Brennero – fra Basilea e Chiasso ci sarebbe un camion ogni 15 secondi. “Questo è contrario alla volontà popolare, che ha sempre sostenuto la politica di trasferimento e vuole che i trasporti di merci internazionali siano svolti sulle rotaie”, spiega Manuel Herrmann, responsabile del settore politico presso l’Iniziativa delle Alpi.
Un “No” al raddoppio del Gottardo sarebbe invece un’opportunità per il trasferimento delle merci. La realizzazione di un’autostrada viaggiante (RoLa) lunga avrebbe il potenziale per essere un’offerta più a lungo termine da frontiera a frontiera. Le ditte Modalohr e Cargobeamer hanno già segnalato il loro interesse a trasportare il traffico pesante attraverso la nuova galleria ferroviaria di base durante il risanamento del tunnel stradale del Gottardo.
Una seconda canna stradale sarebbe fatale per la NTFA. “Un “sì” al raddoppio è un “no” al trasferimento, un “no” all’AlpTransit e un “no” alla protezione delle Alpi”, così Jon Pult riassume le conseguenze. Con il voto contro il raddoppio della galleria stradale, invece, si tiene finalmente conto della volontà popolare di trasferire sulla ferrovia il traffico delle merci attraverso le Alpi.
Contatti:
Jon Pult, Presidente dell’Iniziativa delle Alpi, 076 508 16 33
Manuel Herrmann, responsabile protezione delle Alpi, 078 765 61 16