21. Agosto 2006

Trasferire le merci su ferrovia solo nel 2017? Non se ne parla nemmeno! L’Iniziativa delle Alpi esige che il Consiglio federale prenda finalmente sul serio il mandato popolare del 1994: il trasferimento del traffico delle merci dalla strada alla ferrovia è un compito che non va preso alla leggera! Abbiamo ribadito con forza questa richiesta irrinunciabile con la nostra petizione e con la campagna ‹‹forza 2009!››. Se il Consiglio federale continuerà a starsene con le mani in mano, inoltreremo una querela.

cos. Aria di vacanze? Sembrerebbe proprio di sì, vedendo i sette Consiglieri federali che se ne stanno in panciolle al dolce far niente e chiudono gli occhi di fronte alle colonne di camion che ogni giorno attraversano le Alpi svizzere. I TIR sono la vendetta del demonio che a suo tempo, quando ha costruito il ponte del diavolo, è stato ingannato e privato della sua ricompensa. Se non daremo la sveglia ai sette dormienti, continueranno a poltrire. Per questo l’Iniziativa delle Alpi mette sotto pressione il Consiglio federale con diverse azioni e attività. Per esempio con la petizione per il rispetto della volontà popolare e dell’incarico di trasferire il traffico pesante sulla rotaia. O con la campagna «forza 2009!», che attualmente è in viaggio nella Svizzera centrale. Se il Governo nazionale continuerà a essere inattivo e a non rispettare l’articolo costituzionale sulla protezione delle Alpi, quale prossimo passo l’Iniziativa delle Alpi sporgerà querela contro il Consiglio federale presso il Parlamento quale autorità di sorveglianza. Ulteriori passi seguiranno.

Uno schiaffo in pieno viso
Da ormai 12 anni l’articolo costituzionale sulla protezione delle Alpi conferisce al Consiglio federale la competenza e l’incarico di adottare le misure necessarie affinché il traffico pesante venga trasferito su ferrovia. Può farlo emanando le ordinanze necessarie. Abbiamo creduto al Parlamento quando ha promesso di rinviare il trasferimento al massimo di 5 anni, cioè fino al 2009. Se adesso il termine slitta al 2017, ciò non è solo un tradimento della fiducia. È un vero e proprio schiaffo in faccia alla popolazione di questo paese.

Non c’è modo di aggirare la borsa dei transiti
L’obiettivo di 650’000 camion al massimo nel 2009 può finalmente essere raggiunto, se il Consiglio federale introduce tramite un’apposita ordinanza la borsa dei transiti alpini (vedi riquadro). Alla conferenza stampa dell’Iniziativa delle Alpi del 26 giugno, Heribert Rausch, professore di diritto pubblico presso l’Università di Zurigo, non ha lasciato dubbi in proposito: «Per l’applicazione di un mandato costituzionale vale il principio che l’organo competente – in questo caso il Consiglio federale – può introdurre ogni strumento legalmente praticabile e adeguato alle circostanze».

Raccogliete firme!
Invece di disposizioni severe, la legge sul traffico pesante attualmente in consultazione propone uno spostamento del termine di trasferimento al 2017. La volontà popolare viene quindi ancora una volta grossolanamente ignorata. Qualora non l’abbiate ancora fatto esprimete la vostra opinione al Consiglio Federale. Se volete fare ancora di più: chiedete ai vostri amici e parenti di sottoscrivere la petizione.
Anche noi per una volta rinviamo qualcosa: il termine della nostra petizione è spostato a fine settembre. Avete dunque ancora un po’ di tempo per raccogliere firme. I formulari possono essere richiesti su www.iniziativa-delle-alpi.ch o presso il segretariato, tel. 041 870 97 81.