Il Cantone di Basilea-Città fa sul serio coi controlli dei trasporti pericolosi. Così, con controlli sistematici, è stato possibile ridurre della metà i camion difettosi, che ora sono ancora circa un quarto. L’Iniziativa delle Alpi chiede quindi che il sistema di prevenzione dei rischi di Basilea-Città sia esteso a tutta la Svizzera.
Il rapporto basilese, pubblicato a fine gennaio, riferisce che nel 2021 dei 93 veicoli con merci pericolose controllati un quarto ha dovuto essere contestato. In 8 casi i difetti erano persino così gravi che il veicolo non ha potuto proseguire il viaggio. Sono stati contestati: la messa in sicurezza del carico, l’attrezzatura, i documenti mancanti e la segnaletica di pericolo sui veicoli. Allarmata dal rapporto per il 2019, Isabelle Pasquier-Eichenberger, membra del Comitato dell’Iniziativa delle Alpi e Consigliera nazionale della Commissione dei trasporti, aveva inoltrato già nel marzo del 2020 un’interpellanza sulla sicurezza dei trasporti di merci pericolose. Il Consiglio federale aveva risposto che considera sufficienti i controlli del traffico pesante, di cui i trasporti pericolosi sono solo una piccola parte. La sicurezza stradale sarebbe così assicurata e i controlli sufficienti per lottare contro eventuali abusi nei trasporti stradali.
Generalmente i trasporti di merci pericolose vengono controllati prima che facciano anche solo un metro sul suolo elvetico. Quindi non sono perseguibili penalmente. I controlli hanno tuttavia un carattere preventivo e aumentano la sicurezza della popolazione e degli altri utenti della strada. Inoltre, nel caso di difetti gravi, si impongono e si applicano comunque le misure correttive necessarie. I difetti devono essere corretti sul posto prima che il veicolo possa proseguire.
Negli anni 2020 e 2021 le contestazioni sono scese della metà. Questo è un successo. Ma anche solo un quarto di veicoli non in regola è ancora troppo. Sono un pericolo per la popolazione e per l’ambiente. Soprattutto se si pensa che i controlli di Basilea-Città riguardano solo una piccola parte dei trasporti pericolosi, cioè quelli che transitano dalla frontiera basilese.
Inoltre, anche molti camion senza merci pericolose controllati in Svizzera non sono in regola. Indipendentemente dal carico, un camion su tre è contestato se sottoposto al controllo. L’Iniziativa delle Alpi apprezza l’impegno di Basilea-Città per controlli più sistematici.
Secondo Isabelle Pasquier, Consigliera nazionale e membra del Comitato dell’Iniziativa delle Alpi, il sistema dei controlli basilese deve essere d’esempio perché in tutta la Svizzera si proceda a più controlli e di migliore qualità. «Bisogna controllare almeno un camion su dieci su tutti gli assi di transito.» Il numero dei difetti e delle contestazione resta sempre ancora troppo alto. La contestazione più frequente è l’insufficiente stabilità del carico. Poiché queste carenze sono anche la causa più comune di incidenti che coinvolgono merci pericolose su strada, Pasquier conclude: «Ci prendiamo già dei rischi irresponsabili quando trasportiamo merci pericolose per lunghi tragitti. I trasporti attraverso le Alpi sono ancora più rischiosi. Ecco perché dovremmo vietare il trasporto di merci pericolose su tutte le strade di transito attraverso le Alpi.»