Abbiamo bisogno di pollo brasiliano nei nostri «Chicken Nuggets»? Le lattine di «Red Bull» devono essere riempite nella valle del Reno del Canton San Gallo e portate in tutto il mondo? I biscotti per cani devono provenire dalla Cina? Sono questi i tre trasporti assurdi in lizza per il «Sasso del Diavolo» 2023. Ci sono però anche esempi positivi e innovativi: consumare proteine vegetali e locali, prendersi cura degli oceani o evitare il traffico di mezzi pesanti nei centri città con il ricorso a biciclette cargo e micro-depositi. Una di queste iniziative riceverà il «Cristallo di rocca».
Il trasporto è uno dei principali responsabili dei danni all’ambiente e al clima. Di gran lunga, non tutti i trasporti sono veramente necessari. Con l’assegnazione del «Sasso del Diavolo», l’Iniziativa delle Alpi intende sensibilizzare le consumatrici e i consumatori sul problema dei trasporti assurdi. Vuole però anche rendere attente le imprese sulle proprie responsabilità. Infatti, ripensando le proprie offerte, la produzione e la scelta dei mezzi di trasporto, possono dare un contributo essenziale alla riduzione della propria impronta di emissioni di CO2.
L’Iniziativa delle Alpi vuole anche ricompensare coloro che evitano trasporti inutili e rafforzano la produzione locale. Anche quest’anno assegna dunque il «Cristallo di rocca», il corrispettivo in positivo al «Sasso del Diavolo». Con i loro prodotti o servizi, i candidati nominati al premio contribuiscono a ridurre i trasporti e danno un contributo importante alla protezione dell’ambiente e del clima.
I candidati 2023 al «Sasso del Diavolo» sono:
Aldi – Nuggets di pollo dal Brasile
Il distributore Aldi vende dei nuggets di pollo surgelati «la finesse» provenienti dal Brasile. La foresta amazzo¬nica, riconosciuta come il polmone verde della Terra, purtroppo è sempre meno verde. Viene spietatamente disboscata per usi agricoli tra cui l’allevamento di polli. Aldi non ha risposto alle nostre richieste: questa mancanza di trasparenza non ci permette di calcolare l’esatta portata di questo trasporto assurdo. Secondo le nostre stime, l’impronta di CO2 del trasporto di una confezione di nuggets di pollo ammonta a 254 g ed è quindi 18 volte superiore a quella della carne di pollo svizzera.
Red Bull: acqua delle Alpi per l’India
La maggior parte delle lattine di Red Bull vendute in tutto il mondo viene riempita a Widnau, nella valle del Reno di San Gallo, con acqua delle Alpi svizzere. Invece di imbottigliare localmente, come fanno mol¬ti altri produttori di bevande, Red Bull spedisce inutilmente migliaia di tonnellate di acqua in tutto il mondo. Visto che nonostante le ripetute richieste, RedBull ci ha fornito solo informazioni insoddisfacenti, abbiamo calcolato a titolo d’esempio il percorso di una lattina di 335 ml da Widnau a New Delhi, in India: essa copre una distanza di 14’120 km e provoca emissioni di CO2 pari a circa 156 g.
Migros: biscotti per cani dalla Cina
Presentato come «snack naturale», il cibo per cani «Max XXL Chicken Breast» viaggia in modo tutt’altro che naturale. Il petto di pollo proviene dalla Cina ed emette tra 103 e 117 g di CO2 per confezione, prima di finire nella ciotola del cane. A titolo di confronto un pollo allevato in Svizzera emetterebbe 8 g di CO2. Il pollo cinese viene trasportato con un camion fino al porto di Qingdao e poi spedito via mare ad Anversa, Rotterdam o Genova (a seconda della disponibilità), da dove arriva poi in Svizzera in treno. Ciò corrisponde a una distanza media di trasporto di 20’280 km.
L’Iniziativa delle Alpi ha nominato i seguenti tre candidati per il «Cristallo di rocca»:
fabas – decisamente locale
Proteina vegetale da ingredienti al 100% dal campo alla tavola
«In Svizzera dobbiamo coltivare più proteine vegetali, per accelerare il cambia¬mento del nostro sistema alimentare», spiega la fondatrice di fabas, Anik Thaler. Attualmente, quindici aziende agricole svizzere coltivano per fabas ceci, fagioli e piselli, con i quali tra Zurigo e Lucerna si producono vari tipi di humus, falafel e hamburger vegetali. Prodotti che si trovano sugli scaffali di un centinaio di piccoli negozi in tutta la Svizzera.
Ocean Responsibility Switzerland
La Svizzera deve assumersi la sua responsabilità per gli oceani
La Svizzera è uno dei dieci più importanti centri per la navigazione. Un container su sei viaggia su una nave di un’azienda svizzera, come anche una tonnellata su cinque. Il nostro Paese è quindi corresponsabile di ciò che avviene sui mari. La rete Ocean Responsiblity Switzerland vuole portare la tematica della navigazione marittima nel dibattito sulla politica climatica, si interroga sulle catene di distri¬buzione ed esige una politica svizzera per gli oceani con «obiettivi ecologici e sociali vincolanti».
OVO Logistique Urbaine
Le bici cargo e i micro-depositi sgravano i centri urbani dal traffico
L’azienda ginevrina OVO Logistique Urbaine, creata nel 2020, si pone come ane¬llo di congiunzione tra i negozi e i trasportatori. La merce viene lasciata in micro¬-depositi ai margini delle città, da dove è poi trasportata fino ai negozi con bici cargo. «Vogliamo offrire soluzioni che migliorino l’efficienza logistica per l’ultimo miglio, riducendo il traffico e l’inquinamento nei centri urbani», spiega il cofon¬datore Olivier Starkenmann.
Il pubblico può votare per posta o online sul sito www.iniziativa-delle-alpi.ch/vota da oggi e fino all’inizio di settembre per attribuire il «Sasso del Diavolo» e il «Cristallo di rocca». I premi saranno consegnati ufficialmente il 3 ottobre prossimo.
Ricordiamo che l’anno scorso il «Sasso del Diavolo» è stato assegnato a Swiss Helicopter per i suoi servizi di heliski nelle Alpi. Il «Cristallo di rocca» è andato all’azienda vallesana “Auprès de mon arbre”, che costruisce case in legno nella regione senza utilizzare colla, chiodi o sostanze chimiche.