Ai camionisti non dovrebbe più essere permesso trascorrere il loro tempo di riposo del fine settimana nella cabina di guida. Dopo il Consiglio nazionale anche il Consiglio degli Stati ha accolto a larga maggioranza la mozione del Consigliere nazionale Bruno Storni (TI) per migliori condizioni di lavoro nel trasporto stradale delle merci. L’Iniziativa delle Alpi approva questo passo. La prassi attuale non danneggia solo la salute e la sicurezza nel lavoro dei camionisti, frena anche il trasporto alternativo sulla ferrovia. Bisogna far passare migliori condizioni di lavoro nel traffico merci su strada anche a livello internazionale.
Le condizioni di lavoro degli autisti che trasportano merci pesanti in Europa sono precarie. I camionisti sono in viaggio per settimane in lunghi tragitti e intanto dormono nelle cabine di guida. Questo per un salario che talvolta non arriva nemmeno a 600 euro. I prezzi da dumping sono comuni nei trasporti su strada in tutto il continente. Molti camionisti dell’Europa dell’est sono coinvolti in questa guerra dei prezzi con bassi salari. Guidano anche su strade che attraversano la Svizzera.
Perciò l’Iniziativa delle Alpi è particolarmente lieta che il Consiglio degli Stati segua il Nazionale con l’approvazione della mozione del Consigliere nazionale Bruno Storni per migliori condizioni di lavoro di questi autisti. Così è chiaro: questa pratica non è più accettabile e deve finalmente essere vietata. Vietando ai camionisti di passare il tempo di riposo del fine settimana nella cabina di guida, questa mozione non contribuisce solo alla verità dei costi nel trasporto delle merci. Impedisce anche alle imprese di trasporto straniere di avvantaggiarsi da questa concorrenza sleale.
Si rafforza il trasferimento su ferrovia
«Solo se le condizioni di lavoro fra la strada e le rotaie sono paragonabili, possiamo assicurare il trasferimento delle merci dalla strada alla ferrovia, come previsto dalla legge», sottolinea Marina Carobbio Guscetti, Consigliera agli Stati e Vicepresidente dell’Iniziativa delle Alpi. «Con i prezzi stracciati attuali nel trasporto stradale, non potremo mai realizzare appieno il trasferimento delle merci voluto dal popolo e fissato nella Costituzione.» Altrove, per esempio in Danimarca, c’è già un divieto di passare il tempo di riposo settimanale nella cabina di guida. Le multe inflitte in caso di violazione sono care per le imprese di trasporto e possono ammontare a ben 3000 franchi o più.
Per l’Iniziativa delle Alpi non c’è alcun dubbio che le condizioni di lavoro nel traffico stradale internazionale delle merci debbano essere migliorate e assimilate a quelle del settore ferroviario. Già nel 2018 l’Iniziativa delle Alpi ha presentato il suo reportage multimediale «vita nella cabina di guida», denunciando le miserabili condizioni di lavoro degli autisti e la necessità di migliorarle. L’obiettivo era chiaro: arginare il più rapidamente possibile le pratiche illegali e i salari in costante ribasso.