Dopo che l’estate scorsa gli elettori hanno detto chiaramente Sì alla legge sulla protezione del clima, il Consiglio federale ha ora messo in consultazione la relativa ordinanza. Purtroppo il testo risulta molto debole e dimentica completamente un aspetto fondamentale: il ruolo particolare delle regioni periferiche e di montagna. Questo deve cambiare. È quanto chiede l’Iniziativa delle Alpi nella sua presa di posizione.
Le Alpi svizzere hanno un valore inestimabile, sia dal punto di vista ecologico sia da quello culturale. Al contempo, sono particolarmente vulnerabili agli effetti del cambiamento climatico, come lo scioglimento dei ghiacciai, la caduta di massi, la mancanza di neve e le temperature record sulle cime alpine. Per proteggere la qualità della vita della popolazione e gli ecosistemi sensibili, è essenziale prestare particolare attenzione alle regioni montane e periferiche. Esse non sono solo una parte essenziale del nostro paesaggio naturale, ma anche un importante indicatore degli effetti del cambiamento climatico. Django Betschart, direttore dell’Iniziativa delle Alpi: «La protezione degli ecosistemi unici delle Alpi deve essere una priorità anche nell’attuazione della legge sulla protezione del clima».
L’Iniziativa delle Alpi chiede che le Alpi e le regioni montane e periferiche siano tenute in maggiore considerazione nell’ordinanza sulla protezione del clima. L’articolo 12, capoverso 2, della legge sulla protezione del clima, approvata dal Parlamento e dalla popolazione, prevede infatti che «per le regioni di montagna e periferiche che si trovano in una situazione particolare è previsto un sostegno supplementare».
Secondo il principio «sostenere invece di prevedere delle eccezioni», che il Presidente dell’Iniziativa delle Alpi Jon Pult ha presentato con successo come mozione in Consiglio nazionale, è essenziale che queste regioni siano prese in considerazione anche nell’ordinanza sulla protezione del clima (OCli). L’obiettivo è ridurre al minimo i danni climatici e adattarsi ai cambiamenti climatici. Quando queste aree strutturalmente difficili sono particolarmente colpite, devono ricevere un sostegno speciale. L’Iniziativa delle Alpi ne trae le seguenti due richieste concrete: in primo luogo, è necessario inserire nell’ordinanza e nella relazione esplicativa un articolo che preveda un esame della situazione iniziale per le aree montane e periferiche nell’ambito della mitigazione o dell’adattamento ai cambiamenti climatici e contenga il sostegno supplementare previsto dalla legge nel caso di una situazione iniziale difficile. In secondo luogo, i programmi di finanziamento per la sostituzione dei sistemi di riscaldamento a combustibile fossile e per le reti di riscaldamento e i sistemi di accumulo termico a lungo termine dovrebbero tenere conto della situazione particolare delle regioni montane e periferiche.