Grazie all’impegno dell’Iniziativa delle Alpi, la parte del traffico ferroviario delle merci attraverso le Alpi è oggi del 75 per cento. Tuttavia altrove la percentuale ferroviaria diminuisce ormai da parecchi anni. È perciò necessario un obiettivo di trasferimento ambizioso per tutto il trasporto delle merci. Il tempo è tiranno! Se non si creeranno rapidamente condizioni quadro significativamente migliori per il trasporto merci su rotaia in Svizzera, ogni anno sulle nostre strade ci saranno 650’000 transiti di camion in più, con gravi ripercussioni sul clima, sull’ambiente e sulla popolazione. Con le sue due proposte in consultazione, il Consiglio federale manca l’occasione di elaborare un progetto politico visionario che possa portare a ulteriori spostamenti dalla strada alla rotaia. L’Iniziativa delle Alpi ha espresso le sue rimostranze nell’ambito della procedura di consultazione.
Questa settimana si conclude la consultazione sulle due varianti del Consiglio federale per l’ulteriore sviluppo del traffico merci in Svizzera. In particolare, per l’Iniziativa delle Alpi, nella proposta manca un obiettivo concreto e ambizioso di trasferimento modale per tutto il traffico merci. Per una politica del trasporto merci rispettosa dell’ambiente è necessario un obiettivo di trasferimento concreto non solo nelle Alpi, ma anche altrove. La variante 2 del Consiglio federale è uno schiaffo al trasporto merci su rotaia. In questa variante, non vi è alcun sostegno finanziario statale. Invece, le ferrovie dovrebbero fornire i loro servizi in libera concorrenza con la strada che, tuttavia, copre solo un terzo dei suoi costi esterni. La concorrenza sarebbe quindi distorta e sleale, a favore della strada. Di conseguenza, ci sarebbe un massiccio spostamento del trasporto su strada e una parte significativa del traffico merci ferroviario interno verrebbe messa in pericolo.
La variante 1 del Consiglio federale è nettamente migliore, sebbene non soddisfacente. Le misure previste assicurano solo che il traffico merci su rotaia continui a esistere nelle dimensioni attuali. Dal nostro punto di vista, per promuovere il passaggio alle ferrovie sono necessari strumenti e fondi di finanziamento molto più ampi. L’Iniziativa delle Alpi accoglie con favore il raddoppio dell’abbuono di carico proposto. Invece di 40 franchi per vagone, sarebbe infatti opportuno un bonus di 80 franchi. L’Iniziativa delle Alpi avrebbe anche auspicato più coraggio per dare al trasporto merci su rotaia un ruolo più importante e più ampio nel traffico nazionale, di importazione e di esportazione. Sebbene la variante 1 includa alcuni miglioramenti, come incentivi finanziari per promuovere le operazioni di carico e movimentazione su rotaia, e contributi finanziari per l’esercizio su larga scala del traffico a carro singolo, sarebbero però necessarie visioni molto più ambiziose su come rendere più attraente il trasporto merci su rotaia e su come raggiungere gli obiettivi climatici. Scommettere semplicemente sulle strade, già congestionate, e sui progressi tecnologici non è una buona soluzione.
Informazioni di base
La legge sul trasporto merci del 2015 stabilisce che il trasporto merci sul territorio svizzero deve fondamentalmente essere autosufficiente. Tuttavia, è risaputo che il trasporto merci su strada copre solo un terzo dei costi ambientali esterni che causa, per un importo pari a 2.35 miliardi di franchi all’anno. Sovvenzionato perciò da miliardi a spese dei contribuenti, è decisamente troppo a buon mercato. Di conseguenza, il trasporto merci su rotaia non può tenere il passo con la strada nella concorrenza dei prezzi. Mentre la ferrovia rappresenta il 75 percento del traffico merci transalpino (2021), solo il 21 percento (2020) del traffico merci (traffico nazionale e import/export) viene gestito su rotaia. La ferrovia, in quanto modalità di trasporto che comporta il minor onere sia per la popolazione che per l’ambiente, deve pertanto essere sostenuta con urgenza. Nella procedura di consultazione che si è appena conclusa, il Consiglio federale propone due diverse varianti di vasta portata per potere stabilizzare e rafforzare il trasporto merci su rotaia nel traffico nazionale con diversi strumenti e misure.