L’ex Consigliere federale Moritz Leuenberger sulla TTPCP
La TTPCP non sarebbe un merito del Consiglio federale o del Parlamento, ma del popolo, ha sempre sottolineato l’ex Consigliere federale Moritz Leuenberger, ministro die trasporti svizzero dal 1995 al 2010. La sua retrospettiva su 20 anni di TTPCP rivela un grande orgoglio per una tassa che ha mostrato una possibilità a tutta l’Europa.
Senza la TTPCP, niente NTFA, quindi nessuna galleria di base del Gottardo, né del Ceneri o del Lötschberg. Senza TTPCP niente accordi bilaterali con l’UE, niente libera circolazione delle persone, nessun accordo sulla ricerca scientifica, niente collaborazione economica e tecnica. Inoltre: senza la TTPCP, probabilmente oggi attraverserebbe la Svizzera fino a un milione di camion l’anno. Per una volta l’espressione è appropriata: la TTPCP è sistemicamente rilevante. Per la nostra politica ambientale e dei trasporti, per la nostra posizione in Europa.
Questo sistema mira alla verità dei costi del traffico pesante, garantisce il trasferimento dalla strada alla ferrovia e permette di raggiungere l’obiettivo della protezione delle Alpi. Solo grazie agli introiti della TTPCP è stato possibile finanziare Ferrovia 2000 e la NTFA con le due gallerie di base. La TTPCP, scalata secondo le emissioni nocive dei camion, ha anche ottenuto che i veicoli pesanti prodotti siano ora sensibilmente meno inquinanti.
Tutti gli accordi bilaterali fra la Svizzera e l’UE sono connessi tra loro. Nessuno reggerebbe senza gli altri. L’accordo sui trasporti terrestri è stato quello più controverso, e proprio per via della TTPCP. All’inizio l’UE voleva la «libera scelta del mezzo di trasporto», il che significa che non voleva accettare nessun obbligo diretto o indiretto di trasportare le merci sui binari invece che sulla strada. Solo una maratona negoziale di politica estera ha permesso di trovare una soluzione.
Sul piano interno la TTPCP è rimasta controversa. È stata approvata in una votazione popolare, nella quale tutte queste connessioni sono state messe in discussione. C’erano avversari per ogni singolo elemento, che riguardasse il tracciato della NTFA, il carico causato dal traffico pesante o gli accordi bilaterali con l’UE in sé. Eppure: il giorno dopo il successo in votazione popolare la TTPCP è stata accettata da tutti e non più sabotata, come invece i progetti di pedaggi nei paesi a noi vicini.
La TTPCP è un capolavoro della nostra democrazia diretta.
PIETRE MILIARI TTPCP
Il SÌ popolare all’iniziativa delle Alpi ha spianato la via alla TTPCP. Quest’ultima è in vigore dal 1.1.2001.
20.2.1994: a sorpresa i votanti approvano l’iniziativa popolare «per la protezione della regione alpina dal traffico di transito» (iniziativa delle Alpi) con il 51,9 % di voti favorevoli. Il 67,1 % di Sì va inoltre all’articolo costituzionale sull’introduzione di una tassa sul traffico pesante commisurata alla prestazione e al consumo.
11.9.1996: Il Consiglio federale presenta il progetto della legge sulla TTPCP.
19.12.1997: Il Consiglio nazionale e il Consiglio degli Stati approvano la legge sulla TTPCP.
27.9.1998: Il 57,2 % dei votanti accetta la legge sulla TTPCP.
21.6.1999: La Svizzera sottoscrive l’accordo sui trasporti terrestri con l’UE. Viene così confermata a livello europeo la politica di trasferimento e la TTPCP.
21.5.2000: L’accordo sui trasporti terrestri è approvato col 67,2 % di SÌ nell’ambito della votazione sui bilaterali I.
1.1.2001: La TTPCP entra in vigore.Tariffa d’introduzione: 1,6 cts./tkm. Il peso massimo dei camion sale da 28 a 34 tonnellate.
1.1.2005: Il livello della tariffa TTPCP aumenta a 2,44 cts./tkm, il peso massimo a 40 tonnellate.
1.1.2008: Aumento della TTPCP a 2,7 cts./tkm, inasprimento delle norme sui gas di scarico per i camion con norme da 0 a 5 (cosiddetti declassamenti).
1.1.2017: Declassamento dei veicoli Euro-3 nella categoria più cara e degli Euro-4 ed Euro-5 nella categoria di tassazione media.
1.11.2019: Il Consiglio federale decide di presentare gli indirizzi per lo sviluppo della TTPCP nel rapporto sul trasferimento 2021.
1.7.2021: Declassamento dei veicoli Euro-4 ed Euro-5 nella fascia più bassa e col livello di tassazione più alto.