L’Europarlamento indebolisce la protezione delle Alpi. L’Austria è delusa perché la nuova «direttiva eurovignette» sul pedaggio per autocarri non consente alcuna restrizione di trasporto al Passo del Brennero, già completamente sovraccarico. In generale, l’eurovignette è troppo unilaterale, mirata a ridurre le emissioni di CO2. L’esenzione fiscale totale si applica ai camion elettrici e a idrogeno fino al 2025 con ulteriori sconti a lungo termine. Questo è un cattivo segnale per la politica europea di trasferimento sulle rotaie. Il trasporto ferroviario è quindi gravemente indebolito nella concorrenza con la strada.
Un pessimo compromesso: questo è esattamente ciò che il Parlamento europeo ha deciso quando ha approvato la «direttiva eurovignette sul pedaggio europeo per i camion. Le conseguenze per l’intera regione alpina sono devastanti. Particolarmente colpito è il valico alpino già sovraccarico del Passo del Brennero in Austria. L’Austria avrebbe la possibilità di regolamentare il traffico sul Brennero con un aumento del pedaggio regionale. Tuttavia, poiché tali incrementi regionali, secondo le nuove normative, possono essere attuati solo con il consenso dei paesi limitrofi, al Brennero ciò è praticamente impossibile. È prevedibile un aumento del traffico pesante non solo in Austria, ma in misura minore anche in Svizzera.
Nel traffico attraverso le Alpi, il numero di camion elettrici e a idrogeno senza carburanti fossili aumenterà notevolmente. Il fattore decisivo per questo sviluppo non è solo l’esenzione fiscale completa fino al 2025, ma gli sconti massicci fissati ben oltre questo limite. Nei prossimi anni è probabile che le tariffe per l’uso delle strade si riducano di tre quarti rispetto all’aliquota normale, in funzione del bilancio del CO2. In cambio, è probabile che parallelamente i prelievi sui camion diesel vengano aumentati fino al 50 percento. Un sussidio così forte per i mezzi privi di carburanti fossili è altamente problematico. Questo perché il divario di prezzo colpisce in modo sensibile i trasportatori ferroviari. La Commissione europea per la protezione delle Alpi CIPRA e l’Iniziativa delle Alpi non sono state in grado di fermare questo sviluppo indesiderato, nonostante le loro costanti pressioni politiche.
Servono incentivi più equi e rispettosi dell’ambiente
Una politica dei trasporti credibile deve rafforzare la competitività del trasporto ferroviario e il trasferimento delle merci sulle rotaie. L’attenzione unilaterale sui motori privi di carburanti fossili è tutt’altro che favorevole alla protezione dell’ambiente e delle Alpi. È infatti stato dimostrato che i camion senza combustibili fossili causano circa due terzi dei costi ambientali di un camion diesel. Anch’essi mettono a dura prova le strade, causano rumore e incidenti, producono abrasione degli pneumatici dannosa per l’ambiente e particolato, per non parlare del costo degli ingorghi. Nel lungo periodo, riduzioni fiscali troppo elevate o un’esenzione totale per i camion privi di combustibili fossili distorcono la concorrenza con il trasporto ferroviario. Limitarsi invece ad aumentare le tasse sui combustibili fossili, rafforzerebbe la verità dei costi ed è molto probabile che contribuisca al trasferimento modale.