La Confederazione ha dato il via libera alla costruzione del nuovo centro di controllo del traffico pesante nell’area dell’ex-Monteforno nei comuni di Bodio e Giornico, respingendo – con grandissimo ritardo – i ricorsi dell’Iniziativa della Alpi e di altri ricorrenti. Ciò rappresenta un’opportunità per il periodo di risanamento della galleria stradale del Gottardo. In effetti, il centro potrà fungere da base operativa per l’esercizio di un terminale di carico dei mezzi pesanti sul treno, rendendo superfluo un secondo tubo al Gottardo.
Nel 2008 l’Iniziativa delle Alpi assieme a una ventina di enti e associazioni, fra cui i comuni adiacenti e diverse imprese locali, ha inoltrato ricorso al progetto di Centro di controllo per il traffico pesante sul sedime della Monteforno non in quanto contraria alla funzione del centro, ma per motivi d’ubicazione e di dimensioni. Il Dipartimento federale dell‘ambiente, dei trasporti, dell‘energia e delle comunicazioni DATEC ha ora comunicato – dopo 5 anni – di respingere i ricorsi. L’Iniziativa delle Alpi ha deciso di non ricorrere alla prossima istanza, rimanendo però convinta che il progetto è sovradimensionato, oltremodo costoso e non è ubicato al posto giusto. La dimensione del centro è calcolata sui flussi odierni di mezzi pesanti. A partire dal 2018, però, il numero di camion che potrà transitare sotto al Gottardo dovrà essere dimezzato. Con un centro di controllo a Giornico, i mezzi pesanti saranno controllati solo dopo aver attraversato tutti gli agglomerati urbani del Ticino. Quelli che varcano le Alpi da sud via San Bernardino non saranno neppure toccati dai controlli. L’Iniziativa delle Alpi aveva già proposto a suo tempo un’ubicazione a sud di Bellinzona.
Gli argomenti principali per l’abbandono della procedura di ricorso sono due:
Il controllo e il dosaggio dei mezzi pesanti migliorano sensibilmente il grado di sicurezza della circolazione stradale. Il Centro di controllo del traffico pesante consente maggiori e più tempestivi fermi a seguito di trasgressioni al codice stradale e, di conseguenza, si può trasformare in un valido incentivo a trasferire le merci dalla strada alla ferrovia. La costruzione del centro non deve più essere rimandata.
Grazie a minimi adattamenti, il Centro di controllo a Giornico può diventare un terminale per la strada viaggiante breve (Rola). Il collegamento ferroviario è già esistente, il raccordo autostradale sarà costruito con il Centro di controllo. Durante il periodo del risanamento della galleria stradale del Gottardo, i mezzi pesanti che assicurano il traffico interno, d’esportazione e importazione, possono essere trasbordati qui sulla ferrovia e inviati nella galleria di base AlpTransit. I camion in transito invece devono poter attraversare la Svizzera, da frontiera a frontiera, sulla rotaia, così come previsto da anni dalla legge. Un centro di controllo sul sedime della ex-Monteforno è dunque da vedere come un primo passo in previsione del risanamento del Gottardo SENZA raddoppio.
L’Iniziativa delle Alpi è particolarmente sorpresa dal fatto che il DATEC abbia lasciato trascorrere ben cinque anni per evadere i diversi ricorsi. Nel Canton Uri, in un caso simile, c’è voluto un solo anno per trattare le opposizioni – inclusa quella dell’Iniziativa delle Alpi – e approvare i piani di costruzione del Centro di controllo per i mezzi pesanti di Erstfeld. Il ritardo cumulato per il progetto ticinese non è dunque da attribuire all’Iniziativa delle Alpi ma al DATEC stesso.
Nei prossimi anni, in vista dell’apertura di AlpTransit, il nuovo Centro di Giornico potrà certamente dare un importante contributo per affrontare in modo adeguato il risanamento della galleria stradale del Gottardo SENZA raddoppio.
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