Per l’Iniziativa delle Alpi è incomprensibile che la maggioranza del Parlamento cantonale dei Grigioni punti tuttora su un secondo tubo al Gottardo, ignorando i piani della Confederazione e la decisione popolare Urana del 15 maggio 2011. Inoltre, mette in pericolo il trasferimento del traffico merci dalla strada alla ferrovia e così danneggia lo stesso Cantone dei Grigioni.
Il Gran consiglio grigione ha mancato l’occasione di impostare una politica coerente. Invece di chiedere il raddoppio del Gottardo, sarebbe stato più sensato ottimizzare il concetto per il risanamento della galleria autostradale. Gli interessi fondamentali dei Cantoni alpini coincidono:
1. I lavori di risanamento della galleria stradale del Gottardo non devono causare traffico d’aggiramento su altri passi alpini.
2. Bisogna evitare danni economici per le regioni toccate e eventualmente prevedere dei risarcimenti.
3. Il trasferimento del traffico merci dalla strada alla ferrovia è altamente prioritario e va a beneficio di tutti i Cantoni lungo gli assi del Gottardo, del San Bernardino o del Sempione.
La chiave per gestire il traffico durante la chiusura della galleria stradale è il trasferimento su rotaia. La ferrovia può assorbire il traffico fra nord e sud. Secondo i piani della Confederazione, nella galleria ferroviaria esistente fra Göschenen e Airolo saranno messi a disposizione dei treni navetta per le auto. Nella nuova galleria di base fra Erstfeld e Biasca saranno trasbordati i camion. L’Iniziativa delle Alpi ha già fatto notare che il concetto di risanamento della Confederazione (variante 3) può essere migliorato nell’interesse dei cantoni toccati:
1. I lavori nella galleria stradale del Gottardo vanno eseguiti nel semestre invernale, quando c’è meno traffico, mentre la galleria può restare aperta in estate. D’inverno i treni navetta possono smaltire senza problemi il traffico leggero, come hanno confermato gli specialisti del trasbordo della BLS al Lötschberg.
2. Il traffico pesante su tutti i passi alpini va limitato al quantitativo di camion previsto dalla Costituzione e dalla relativa legge tramite l’istituzione di un sistema di prenotazione o di una borsa dei transiti alpini. Ciò significa il dimezzamento dei transiti rispetto al livello attuale.
Queste misure andrebbero anche a beneficio dei Grigioni. Se applicate, il numero dei camion in transito diminuirà fortemente – anche sull’asse del San Bernardino. Un secondo tubo al Gottardo, invece, sabota la politica dei trasporti svizzera e srotola il tappeto rosso all’UE, che non mancherà di chiedere il „via libera“ per il transito attraverso le Alpi. Questo significa che con il raddoppio della galleria stradale del Gottardo la Svizzera non avrà meno camion in transito, ma di più – e questo anche sull’asse del San Bernardino. „Con questa decisione la politica dei Grigioni non è più credibile“, ha detto Jon Pult, Granconsigliere e membro del Comitato dell’Iniziativa delle Alpi.
Pro memoria: il popolo dei Grigioni si è già espresso due volte chiaramente contro un secondo tubo al Gottardo (1994, 2004). Da parte loro, gli Urani hanno nettamente respinto in votazione il raddoppio del Gottardo il 15 maggio 2011.
Persone di contatto:
→ Alf Arnold, Direttore dell’Iniziativa delle Alpi, 079 711 57 13
→ Fabio Pedrina, Presidente dell’Iniziativa delle Alpi, 079 249 29 42
→ Jon Pult, Granconsigliere GR (PS), membro di Comitato dell’Iniziativa delle Alpi, 076 508 16 33