La «legge clima» – il controprogetto indiretto all’iniziativa per i ghiacciai – è stata votata e accolta il 18 giugno 2023. Fa progredire la politica climatica, esigendo che la Svizzera azzeri le sue emissioni di CO2 entro il 2050, ciò che corrisponde all’obiettivo dell’accordo di Parigi. L’Iniziativa delle Alpi ha sostenuto questa legge, che permette una protezione rapida ed efficace del clima in Svizzera e che ha potuto contare un ampio sostegno politico.
Per le regioni di montagna, la posta in gioco di questa votazione era decisiva. Da un lato, le Alpi sono duramente colpite dal riscaldamento globale: lo scioglimento dei ghiacciai, le frane, la mancanza di neve e le temperature da record sulle vette alpine in estate. D’altra parte, la Svizzera non non solo non aveva una legislazione per ridurre le emissioni, ma neppure mezzi per adattarsi all’aumento delle temperature, dopo il “no” alla legge sul CO2 nel 2021.
La legge sul clima ora permette un sostegno particolare alle regioni di montagna.
Per capire l’origine della legge sul clima, bisogna risalire all’iniziativa per i ghiacciai. La “legge clima” ne è il controprogetto indiretto. L’iniziativa per i ghiacciai mirava a far uscire la Svizzera dai combustibili fossili entro il 2050 e ad ancorare questo obiettivo nella Costituzione. Nella sessione dell’autunno 2022, il Parlamento ha preferito una controproposta indiretta, che include lo sviluppo di una legge federale sulla protezione del clima e l’aggiunta di un programma di incentivi per la sostituzione degli impianti di riscaldamento e l’efficienza energetica nella legge sull’energia. Fortunatamente, adesso la legge prevede obiettivi di riduzione delle emissioni di gas serra a lungo termine per il settore dei trasporti e fa attenzione alle regioni montane e periferiche, sostenendole affinché raggiungano anch’esse la neutralità carbonica. Questo non era scontato, poiché la Confederazione aveva inizialmente pianificato di escluderlo. Il successo del principio «incoraggiare piuttosto che prevedere eccezioni» si deve a una proposta di Jon Pult, Presidente dell’Iniziativa delle Alpi e Consigliere nazionale. Il Parlamento si è pronunciato a favore delle regioni di montagna, che sono svantaggiate da vari fattori come la scarsità dei trasporti pubblici. Devono essere ulteriormente sostenute per raggiungere l’obiettivo di zero emissioni di CO2. Le Alpi sono particolarmente colpite dal cambiamento climatico. Per l’iniziativa delle Alpi, è quindi normale che queste regioni beneficino di un sostegno speciale. L’articolo 12 della legge sulla protezione del clima fissa questo sostegno.
La forza di questa legge consiste nel fissare un obiettivo chiaro, cioè azzerare le emissioni di gas a effetto serra in Svizzera entro il 2050, e di prevedere delle tappe intermedie per riuscirci. Saranno anche disponibili 200 milioni di franchi all’anno per incoraggiare la sostituzione degli impianti di riscaldamento a energia fossile e riscaldamenti elettrici fissi. Inoltre, è previsto un sostegno all’economia: 200 milioni di franchi all’anno saranno impiegati durante 6 anni per favorire procedimenti e tecnologie innovativi per la protezione del clima.
Dopo la bocciatura della legge sul CO2 nel 2021, era indispensabile avviare i passi necessari per rendere la Svizzera neutrale quanto all’impatto sul clima. Le regioni alpine soffrono per il riscaldamento, così come diminuisce la qualità di vita e degli ecosistemi.
Proteggerele Alpi è proteggere il clima.
Fin dal 1989 l’Iniziativa delle Alpi lavora per proteggere il clima. La decarbonizzazione del trasporto merci contribuisce al raggiungimento degli obiettivi climatici e alla salvaguardia del delicato ecosistema delle Alpi.
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