C’era un ambiente festoso e simpatico oggi sulla piazza federale, fatto di Merlot, salumi ticinesi e formaggio dell’alpe. Diversi membri di 14 organizzazioni ticinesi hanno fatto degustare ai parlamentari alcuni prodotti tipici ticinesi assieme ai motivi che le hanno spinte a dire no al secondo tubo della galleria autostradale del Gottardo. Il tutto annaffiato da un buon bicchiere di Merlot. “Anche quando il tunnel sarà chiuso per i lavori, vi consegneremo puntualmente il nostro vino,” ha affermato uno dei partecipanti, produttore di Merlot.
Quattordici associazioni ticinesi si sono recate oggi a Berna per ribadire la loro opposizione alla costruzione del secondo tubo autostradale sotto il Gottardo. Secondo loro questa opera causerebbe ancora più traffico in Ticino, principalmente camion in transito. Questo aumento del traffico porterebbe con sé delle conseguenze drammatiche per i Ticinesi, sia a livello di qualità di vita, sia a livello di salute, sia a livello di mobilità. La politica di trasferimento delle merci dalla strada alla rotaia verrebbe così irrimediabilmente compromessa. Il secondo tubo è già stato bocciato due volte in votazione popolare sia a livello svizzero che a livello cantonale. Entrambe le volte (con l’Iniziativa delle Alpi e con la recente Iniziativa Avanti) i Ticinesi hanno detto chiaramente di no a un secondo tubo, sconfessando il proprio Governo.
Le associazioni ribadiscono che la sicurezza è un argomento che parla a favore dello status quo, piuttosto che a favore del raddoppio. Infatti, due tubi monodirezionali non sono affatto più sicuri di un solo tubo: il rischio d’incidenti gravi dipende anche da altri fattori imprevedibili e incontrollabili. Per esempio, nel vicino Seelisberg avvengono molti più incidenti che nel Gottardo. Le associazioni concordano inoltre con i numerosi studi che affermano che la costruzione di un secondo tubo senza aumento della capacità è una pia illusione. La costruzione di quattro corsie per usarne solo due è una barzelletta a cui nessuno crede. Alla prima colonna, le pressioni dell’Unione Europea costringerebbero la Svizzera a rinunciare alla propria sovranità e ad aprire le quattro corsie.
Le associazioni hanno anche recapitato una lettera di presa di posizione alla Consigliera federale Doris Leuthard.
Maggiori info: www.sud-nord.ch
“Per un collegamento Sud-Nord sostenibile e scorrevole” è composta dalle seguenti associazioni:
ATA Associazione traffico e ambiente – Svizzera Italiana
Leventina vivibile
WWF Sezione svizzera italiana
Iniziativa delle Alpi
Medici per l’ambiente
Greenpeace
Sindacato SEV
Pro Natura, Sezione Ticino
Associazione Liberali Radicali per l’Ambiente
Associazione cittadini per il territorio
SOS Mendrisiotto Ambiente
l’Associazione AMICA
Capriasca ambiente
Comitato contro la superstrada Stabio est-Gaggiolo
Contatti
Carlo Lepori, Iniziative delle Alpi, 079 372 35 95
Werner Herger, ATA Associazione traffico e ambiente, 079 463 73 99
Francesco Maggi, WWF Ticino, 078 791 68 56