29. Novembre 2013

L’Iniziativa delle Alpi è delusa del Rapporto sul trasferimento del Consiglio federale. Di fatto dall’ultimo rapporto del 2011, sulla tratta di transito attraverso le Alpi non è cambiato nulla. E questo nonostante il fatto che il Consiglio federale abbia chiare direttive di legge da seguire e che il Parlamento lo abbia esplicitamente sollecitato a procedere rapidamente con il trasferimento. Da parte del Consiglio federale mancano anche nuove proposte per misure efficaci.

«Da ormai quasi vent’anni il Consiglio federale si rifiuta di realizzare il mandato di trasferimento del trasporto merci dalla strada alla ferrovia nel senso dell’iniziativa popolare», così riassume Alf Arnold, direttore dell’Iniziativa delle Alpi, la situazione attuale. Nella Costituzione sta scritto: «Il traffico transal-pino per il trasporto di merci attraverso la Svizzera avviene tramite ferrovia»; nella Legge sul trasferimento sta scritto: «Per il traffico merci pesante attraverso le Alpi sulle strade di transito nella regione alpina, l’obiettivo da raggiungere è di al massimo 650’000 viaggi annui. L’obiettivo deve essere conseguito al più tardi due anni dopo l’avvio dell’esercizio della galleria di base del San Gottardo» (nel 2018). Nella stessa legge sta scritto: «A partire dal 2011 si applica l’obiettivo intermedio di al massimo 1’000’000 di viaggi annui.» Attualmente però ogni anno 1,2 milioni di camion attraversano le Alpi!

Rasenta poi l’inganno cosciente, quando il Consiglio federale gioca oggi nel suo comunicato stampa con il numero di 650’000 transiti. Per legge è obbligato a ridurre il numero di transiti di camion attra-verso le Alpi a 650’000 all’anno. Di questo si tratta – e non di un ipotetico numero di transiti, per caso uguale, che il Consiglio federale avrebbe apparentemente «evitato».

Marina Carobbio Guscetti, vicepresidente dell’Iniziativa delle Alpi e Consigliera nazionale ticinese, chiede: «Come può la popolazione credere alla promessa che dopo la costruzione di una seconda galleria stradale del Gottardo solo due delle quattro corsie saranno aperte, se il Consiglio federale vent’anni dopo l’introduzione dell’articolo costituzionale sulla protezione delle Alpi ignora ancora sia la norma costituzionale sia quella della legge?»

L’Iniziativa delle Alpi è soddisfatta delle intenzioni del Consiglio federale di costruire il corridoio a 4 metri, di partecipare alla costruzione di terminali in Italia e di prolungare il quadro di finanziamento per il trasporto combinato non accompagnato. Ma questo non basta. L’Iniziativa delle Alpi esige quindi che:

1. Il consiglio federale si impegni con energia affinché in tutto l’arco alpino sia introdotta una borsa dei transiti alpini. Secondo un recente studio dell’esperta svizzera di diritto europeo Astrid Epiney, una borsa dei casi di alpini è compatibile con il diritto europeo e la Svizzera può quindi modificare l’Accordo sui trasporti terrestri. Il modello TOLL+, sostenuto ora dal Consiglio federale, non può essere un’opzione per la Svizzera. TOLL+ porterebbe di nuovo traffico pesante dai passi austriaci attraverso le strade svizzere, invece di favorire il trasferimento.

2. Il consiglio federale aumenti subito la tassa sul traffico pesante al livello massimo di 325 franchi, come previsto dall’ Accordo sui trasporti terrestri.

3. Il consiglio federale si impegni con coerenza affinché su tutta la tratta di transito dall’Olanda all’Italia possano circolare treni di 750 metri (invece di 500 metri come in parte ora), il parco dei carri merci sia modernizzato e le procedure di dogana per i treni merci siano accelerate.

4. Il consiglio federale limiti i trasporti pericolosi anche al Sempione, come per i trafori alpini. La tratta è pericolosa e i camion mettono in grave pericolo gli altri utenti della strada.

Contatti:
Marina Carobbio Guscetti, Vicepresidente Iniziativa delle Alpi, Vicepresidente PS,
Consigliera nazionale TI, 079 214 61 78
Regula Rytz, membro del Comitato dell’Iniziativa delle Alpi, Copresidente Verdi,
Consigliera nazionale BE, 079 353 86 38
Laurent Seydoux, membro del Comitato dell’Iniziativa delle Alpi, Vicepresidente Verdi Liberali, Ginevra, 079 203 74 05
Alf Arnold, Direttore dell’Iniziativa delle Alpi, Altdorf UR, 079 711 57 13