Il traffico estivo verso sud riporta regolarmente alla ribalta le colonne ai portali della galleria autostradale del Gottardo, mettendo in secondo piano il fatto che, in realtà, essa non è che una delle tante strozzature della rete autostradale. In Germania e in Italia si verificano regolarmente colonne molto più importanti di quelle del Gottardo, mentre sulle quattro corsie del Brennero se ne formano altrettante e della medesima lunghezza di quelle del Gottardo. Il raddoppio della galleria potrebbe quindi rivelarsi solo uno specchietto per le allodole.
Gli esodi estivi verso sud e i rispettivi rientri, con la conseguente formazione di colonne alla galleria del Gottardo, vengono regolarmente citati dai giornali. Basta però un paragone effettuato a livello nazionale per ridimensionare la portata di questi imbottigliamenti. Ingorghi si creano infatti giornalmente soprattutto attorno ai principali centri del nostro paese. Uno studio del dipartimento federale dell’ambiente, dei trasporti, dell’energia e delle comunicazioni (DATEC) dimostra chiaramente che le strettoie principali sulla nostra rete autostradale si trovano sull’asse Est-Ovest e non sull’asse Nord-Sud. Alcuni tratti registrano un traffico giornaliero medio di oltre 100’000 veicoli, a paragone dei quali i 20’000 dell’asse del Gottardo appaiono modesti. Ma le colonne dei centri non fanno più notizia in quanto sono ormai divenute un fenomeno quotidiano. D’altra parte, lo scorso 11 agosto, la Neue Zürcher Zeitung riportava la notizia che le code al Gottardo sono diminuite nel corso degli ultimi anni.
Megacolonne in Germania Analizzando l’intero asse europeo nord-sud si può costatare come le colonne dovute al traffico vacanziero si formino in diversi punti. L’automobil club tedesco ADAC ha previsto code inevitabili e molto lunghe su almeno 16 tratti autostradali, tra i quali Amburgo – Colonia, Francoforte – Basilea, Berlino – Monaco e Monaco – Salisburgo. Per i mesi di luglio e agosto l’ADAC ha segnalato non meno di 23 giorni caratterizzati da importanti intasamenti di oltre 40 km, raccomandando per tutta l’estate di evitare di mettersi in viaggio il venerdì, sabato e domenica.
Attese in Austria e in Italia L’automobil club austriaco ÖAMTC ha annunciato non meno di 12 zone a rischio per il transito alpino attraverso l’Austria via Innsbruck o Salisburgo. Alla galleria dei Monti Tauri si prevedono colonne sino a 20 chilometri. In Italia, la rete autostradale risulta regolarmente intasata in prossimità di centri come Milano, Genova o Bologna. Il tratto di montagna tra Bologna e Firenze è poi noto per essere uno dei peggiori. In estate, i tratti tra Bologna, Rimini e Ancona e tutta la costa adriatica, il tratto tra Firenze e Pisa e le autostrade tra Genova e Napoli presentano frequentemente degli ingorghi. Il servizio di informazione delle autostrade principali ha annunciato situazioni critiche di circolazione in almeno 23 giorni nei soli mesi di luglio e agosto, di cui 18 sono state definite come molto critiche.
Viaggiare in treno anziché sostare in colonna Secondo uno studio del fondo nazionale, il 60% dei chilometri/persona percorsi sulle strade svizzere sono da mettere in relazione con il tempo libero. Non sorprende pertanto che le autostrade risultino sovraccariche nei giorni di esodo vacanziero. Ma questo problema non verrà risolto neppure dal raddoppio delle galleria del Gottardo, la cui richiesta torna regolarmente sul tavolo quando vengono annunciati questi disagi. La vera alternativa è invece costituita dalla ferrovia. L’Iniziativa delle Alpi chiede pertanto che le ferrovie strutturino la loro offerta tenendo maggior conto dei giorni di punta, intensificando gli orari nei fine settimana e offrendo materiale rotabile più confortevole. L’offerta di treni speciali non basta, in quanto questi non risultano dall’ orario. Occorrono inoltre soluzioni concrete per il trasporto dei bagagli e per le coincidenze verso le località di destinazione. L’Iniziativa delle Alpi è convinta che la ferrovia disponga di buone carte da giocare. Oltre alla sicurezza e all’affidabilità, essa non deve temere il confronto neppure dal punto di vista dei tempi di percorrenza, specialmente nei giorni in cui le auto devono attendere per ore in colonna di poter proseguire il viaggio.