4. Dicembre 2012

Diciassette associazioni ticinesi, membri della coalizione «Per un collegamento sud-nord sostenibile e scorrevole», assieme al partito Socialista e ai Verdi del Ticino confermano la loro opposizione alla costruzione di un secondo tubo autostradale sotto al Gottardo. Ecco il comunicato stampa:

Un secondo tubo è anticostituzionale. Risulta evidente che la sbandierata volontà di utilizzarne solo metà è un giochetto linguistico e politico. Un secondo tubo è contrario alla Costituzione e cerca di dribblare le tradizioni democratiche del nostro Paese. Nessuno costruisce un’opera così dispendiosa per utilizzarla solo a metà. La popolazione ticinese ha già rifiutato due volte in votazione popolare la costruzione di un secondo tubo stradale al Gottardo: nel 1994 accettando l’Iniziativa delle Alpi con una percentuale del 63,8% e nel 2004 bocciando il progetto Avanti con il 55,7% dei voti. I fautori di un secondo tubo difendono prettamente i loro interessi e non quelli del Cantone.

Un secondo tubo non favorisce l’economia locale, che fa affidamento sulle ricche commesse in caso di una sua costruzione. Ma non è detto che i lavori vengano affidati a ditte locali, anzi è probabile che siano appaltati a ditte straniere. Uno studio della Confederazione dimostra come il Ticino avrebbe maggiori vantaggi economici da un risanamento senza costruzione di un secondo tubo.

Se si vogliono difendere gli interessi dei Ticinesi, è necessario investire nella salute, in un ambiente sano, nella protezione delle Alpi e nel trasferimento delle merci dalla strada alla ferrovia. Un secondo tubo autostradale farà aumentare, presto o tardi, la capacità di transito sotto al Gottardo, e con essa il numero di camion che attraverserà la Svizzera. La qualità dell’aria peggiorerà ulteriormente e la salute della popolazione ne risentirà. Inoltre la politica di trasferimento in favore delle ferrovie, sostenuta a più riprese dalla popolazione svizzera, verrà affossata. Una diminuzione del numero di camion sulle nostre strade migliorerà anche la sicurezza generale sugli assi di transito.

Durante i lavori di risanamento il Ticino sarà costantemente in contatto con il resto della Svizzera. Un sistema di treni navetta per le autovetture collegherà Airolo e Göschenen, e i treni potranno essere caricati sul treno (autostrada viaggiante): Alptransit sarà già in funzione. Lo stesso Consiglio federale ha affermato che questa soluzione è praticabile! Nel 2016 il tunnel di base aprirà i battenti e i viaggi ferroviari tra il Ticino e il resto della Svizzera saranno oltremodo competitivi: un’ora e mezzo per andare da Lugano a Zurigo. Dal 2014 il nuovo collegamento Mendrisio-Varese permetterà di accorciare di un’ora il collegamento Ticino-Svizzera romanda

Maggiori informazioni: www.sud-nord.ch

Contact
Marina Carobbio, medico e Consigliere Nazionale, 079 214 61 78
Paolo Peduzzi, medico pediatra,GC PPD, 079 337 32 57
Carlo Lepori, membre de l’Initiative des Alpes, GC PS, 079 372 35 95
Augusto Gallino, medico, membro dell’Associazione liberali radicali per l’Ambiente ARLA, 091 811 91 07
Sergio Savoia, GC I Verdi del Ticino, 079 621 63 39