Lo scorso 15 maggio, in una consultazione popolare, ancora una volta i cittadini urani si sono espressi contro la costruzione di un secondo tubo autostradale al Gottardo. Il Parlamento e il Governo cantonali si erano invece espressi a favore. Nell’UE è possibile esercitare gli stessi diritti democratici? L’esperto di democrazia Bruno Kaufmann ci illustra alcune possibilità concrete.
ta. Dopo la votazione nel canton Uri, ci chiediamo ancora una volta se i politici agiscono senza curarsi della volontà popolare.
Bruno Kaufmann: è evidente che i politici, per quel che concerne il traffico alpino, sono restii nel mettere in atto la politica di trasferimento voluta dalla maggioranza popolare. Per i lobbisti è spesso più facile influenzare un piccolo gruppo di eletti, piuttosto che ingraziarsi tutto il popolo. Inoltre gli interessi economici e le considerazioni a corto termine hanno un peso maggiore nel governo e nel parlamento, mentre agli aventi diritto di voto in questo ambito pensano piuttosto a lungo termine.
La Svizzera conosce forme di partecipazione popolare particolarmente forti. Nell’UE mancavano strumenti simili, ma ora è stata approvata l’introduzione dell’iniziativa europea dei cittadini. Presto l’UE si doterà di un modello di democrazia diretta secondo il modello svizzero?
I tempi non sono così brevi, ma in ogni modo a livello dell’UE è da più di due decenni che si sta pensando come coinvolgere direttamente cittadini e cittadine nei processi legislativi. Grazie ad un costante impegno della società civile in passato, ora è stata approvata una nuova procedura regolata nel dettaglio e, a mio modo di vedere, molto promettente, l’Iniziativa europea dei cittadini.
Come funziona l’iniziativa dei cittadini?
Da aprile 2012 un milione di cittadini europei provenienti da almeno sette Stati diversi potranno presentare alla commissione UE una proposta di legge. Finora questo era prerogativa del parlamento UE e degli Stati membri. Particolarmente interessante è che le firme necessarie potranno essere raccolte anche in via elettronica. Di fatto l’Europa si doterà in questo modo del primo diritto popolare di democrazia diretta transnazionale e digitale!
Non si tratta di un finto diritto, visto che le decisioni vengono comunque prese dai politici?
Sarà una sfida fare in modo che le iniziative inoltrate vengano prese sul serio dalla Commissione e possano influenzare l’agenda a livello europeo. Ma un’iniziativa delle Alpi a livello europeo è sicuramente un obiettivo realistico e potrebbe sollevare, oltre i confini nazionali, la questione del trasferimento delle merci e ambientale nello spazio alpino. In Europa si prospettano tempi interessanti per la democrazia diretta.
IRI: L’«Initiative and Referendum Institute Europe» viene considerato il serbatoio d’idee più rinomato a livello mondiale sulle questioni della democrazia diretta. L’istituto, con sede a Marburg D, pubblica manuali e istruzioni d’uso sui diritti popolari, organizza viaggi di studio ed esegue consulenze in tutto il mondo per organizzazioni governative e non governative. www.iri-europe.org