La decisione della Commissione dei trasporti del Consiglio nazionale a favore del raddoppio del Gottardo è in contrasto con la protezione delle Alpi e con l’impiego parsimonioso dei soldi delle tasse. La discussione sulla riscossione di pedaggi al Gottardo mostra chiaramente che il finanziamento d’una seconda canna stradale è precario e che, in ultima analisi, andrà a scapito dei progetti degli agglomerati urbani.
La discussione sull’introduzione d’un pedaggio per la galleria ha evidenziato che il raddoppio del Gottardo non rientra nelle priorità per il potenziamento delle autostrade e che, in secondo luogo, il finanziamento d’un secondo tubo stradale ha basi molto precarie. L’Iniziativa delle Alpi si è espressa contro un pedaggio per il tunnel del Gottardo, poiché avrebbe come conseguenza traffico d’aggiramento sulla strada del passo e sugli altri passi alpini. “Un pedaggio isolato sarebbe l’approccio sbagliato”, afferma Regula Rytz, Consigliera nazionale dei Verdi, membro della Commissione dei trasporti e del Comitato dell’Iniziativa delle Alpi.
Per l’Iniziativa delle Alpi è incomprensibile che il Consiglio federale informi sull’autostrada viaggiante per i camion e sul trasbordo delle auto con cifre non aggiornate. “Continua ad argomentare con la soluzione non ottimizzata, con indicazioni errate sulle capacità di trasportare i camion su ferrovia e con un consumo di territorio esagerato. Inoltre, tralascia costantemente di menzionare lo studio della stessa Confederazione, che stima fra due e tre miliardi i costi aggiuntivi a lungo termine dell raddoppio”, dice Alf Arnold, direttore dell’Iniziativa delle Alpi: “È una consapevole manipolazione”.
Una seconda canna stradale al Gottardo silura il trasferimento del traffico merci sulla ferrovia. “Mi è incomprensibile che il Consiglio federale e il Parlamento possano contravvenire in modo così palese alla volontà popolare”, commenta Jon Pult, Presidente dell’Iniziativa delle Alpi. Diventa sempre più chiaro come si intende scardinare la protezione delle Alpi: con il potenziamento di fatto della capacità stradale e con l’indebolimento dell’obiettivo di trasferimento. “Manca la volontà di fare sul serio con il trasferimento, sento sempre soltanto dei discorsi della domenica”, dice Jon Pult.
Contatti:
Jon Pult, Presidente dell’Iniziativa delle Alpi, 076 508 16 33
Marina Carobbio, Vicepresidente dell’Iniziativa delle Alpi, NConsigliera nazionale TI, 079 214 61 78
Alf Arnold, Direttore dell’Iniziativa delle Alpi, 079 711 57 13