Le più recenti cifre della polizia cantonale urana lo dimostrano: sull’asse di transito attraverso le Alpi circolano sempre ancora molti camion con difetti tecnici, come freni insufficienti o pneumatici lisi o con carichi dal peso eccessivi. Inoltre, gli autisti sono spesso al volante da troppo tempo. L’Iniziativa delle Alpi è favorevole ai controlli, che considera un importante strumento della politica di trasferimento svizzera. Tuttavia, la sicurezza sulle strade è ancora inferiore al livello di sicurezza sulle rotaie. Perciò l’Iniziativa delle Alpi chiede al Consiglio federale di intensificare i controlli. Inoltre, deve finalmente realizzare il centro di controllo a sud del Gottardo, ormai promesso da molto tempo.
«Per giorno lavorativo la polizia urana deve fermare otto camion per infrazioni alle regole di circolazione. Questa è una situazione insostenibile», afferma Jon Pult, Presidente dell’Iniziativa delle Alpi. A quasi un terzo dei veicoli controllati è stata inflitta una multa. «Queste infrazioni non rendono solo più pericolose le strade, ma favoriscono anche indebitamente la concorrenza stradale nel trasporto delle merci», aggiunge Jon Pult. La ferrovia oggigiorno trasporta con molta più sicurezza rispetto ai camion.
Avere le stesse condizioni concorrenziali è tuttavia un elemento importante per il trasferimento del traffico delle merci dalla strada alla ferrovia. «Il traffico merci sulle rotaie è controllato molto più fortemente e sistematicamente rispetto ai trasporti di merce sulla strada. Oltre a controlli di sicurezza sistematici per l’autorizzazione al movimento dei treni, più di 200 dispositivi interconnessi per il controllo dei treni sorvegliano il traffico sulle rotaie. Nessun treno merci può entrare in una delle maggiori gallerie senza che siano controllati la portata massima della ruota, oppure se vi siano freni surriscaldati o il corretto funzionamento dei carrelli», dice Manuel Herrmann, responsabile della politica di protezione delle Alpi dell’Iniziativa delle Alpi. «Anche le manipolazioni con emulatori AdBlue, recentemente scoperte, mostrano che sulla strada si ricorre a trucchi a scapito della salute delle persone lungo gli assi di transito.»
L’Iniziativa delle Alpi chiede alla Confederazione anzitutto di intensificare i controlli del traffico pesante e, in secondo luogo, che a sud delle Alpi sia realizzato un grande centro di controllo del traffico pesante, analogamente a quello del Canton Uri, in modo da poter controllare anche il traffico sud-nord. Il Consigliere nazionale Mathias Reynard, membro del Comitato dell’Iniziativa delle Alpi, inoltrerà due interventi a Palazzo federale ancora questa settimana. In esse chiede, fra l’altro, di rielaborare il concetto del 2003 sul controllo del traffico attraverso le Alpi, nonché la pubblicazione annuale dei dati rilevati dai centri di controllo del traffico pesante. Ciò finora purtroppo non avviene ancora.
Contatti
Jon Pult, Presidente dell’Iniziativa delle Alpi, 076 508 16 33
Manuel Herrmann, responsabile politica protezione Alpi dell’Iniziativa delle Alpi,
078 765 61 16