Barbara Schmid-Federer, parlamentare PPD al Consiglio nazionale, ha votato contro il raddoppio della galleria stradale del Gottardo. Ma è in buona compagnia, poiché le Donne PPD si erano espresse contro il raddoppio nel 2013.
ip. L’eletta zurighese spiega che il suo voto le ha portato rimproveri ma anche sostegno; ha ricevuto parecchie lettere di democristiani e di membri degli altri partiti borghesi. Secondo lei, l’allestimento di un comitato borghese in Ticino dimostra che «non è una questione di separazione sinistra – destra: ciò che è in gioco è la credibilità della politica dei trasporti».
Secondo lei, è ovvio che le quattro piste finiranno per essere usate. Si impegna affinché sia rispettata la volontà popolare, chiaramente espressa a favore del trasferimento dei trasporti dalla strada alla rotaia. Costruire ora una seconda galleria equivale a srotolare il tappeto rosso agli autocarri, è insensato, quando sono stati investiti miliardi nelle trasversali alpine per consentire il transito delle merci su ferrovia. Constata con rammarico che l’imminente apertura della galleria di base del Gottardo è totalmente esclusa dal dibattito.
Ogni franco superfluo investito al Gottardo mancherà altrove, soprattutto alle sfide che devono affrontare gli agglomerati. «L’idea della seconda galleria stradale è assurda anche dal punto di vista della politica finanziaria.» Ci sono varianti più economiche per risanare la galleria esistente garantendo l’accessibilità al Ticino. «Ogni franco superfluo investito al Gottardo mancherà per risolvere altri veri problemi.»
L’intervista completa con Barbara Schmid-Federer appare nella versione tedesca di «eco».