Nella sua risposta all’interpellanza della Consigliera nazionale Isabelle Pasquier-Eichenberger, il Consiglio federale chiarisce inequivocabilmente di essere soddisfatto delle vaghe intenzioni di ridurre i rischi del trasporto di merci pericolose sul Passo del Sempione. Sembra anteporre gli interessi del Canton Vallese e dell’industria chimica alla protezione dell’ambiente, dei residenti e degli altri utenti della strada. L’Iniziativa delle Alpi è costernata dal fatto che il Consiglio federale non imponga un divieto di trasporto di merci pericolose sul passo del Sempione e lasciandosi convincere da una tabella di marcia poco chiara e promettente.
Le merci pericolose saranno ancora trasportate attraverso il Sempione. È l’ultimo valico alpino della Svizzera in cui questo è possibile. Un solo incidente sarebbe sufficiente a danneggiare irrimediabilmente interi habitat con la loro fauna e flora, con conseguenze devastanti anche per gli altri utenti della strada e per i residenti. Ciononostante, il Consiglio federale ha deciso di non avviare una procedura di consultazione per un divieto del trasporto di merci pericolose sul Passo del Sempione. È quanto risulta dalla risposta a un’interpellanza (23.3685) di Isabelle Pasquier-Eichenberger, Consigliera nazionale e rappresentante dell’Iniziativa delle Alpi. È dal 2017 che si attende una decisione del Consiglio federale su un eventuale divieto di trasporto di merci pericolose sul Passo del Sempione. Alla fine del 2022, il Consiglio federale ha ricevuto il rapporto del Canton Vallese e avrebbe dovuto decidere su un eventuale divieto entro la fine di marzo 2023. Ora l’ha fatto, con molti mesi di ritardo: il Consiglio federale considera efficace l’impegno volontario dell’industria. E quindi ha approvato la tabella di marcia (Roadmap) proposta dal Canton Vallese e dall’industria. Tuttavia, questa tabella di marcia contiene soprattutto impegni vaghi e nessun obiettivo o misura concreta per un’effettiva riduzione dei rischi. In precedenza, per molti anni non era stato previsto alcun miglioramento e il Canton Vallese e le industrie interessate si erano rifiutati di intraprendere qualsiasi azione. L’Iniziativa delle Alpi è costernata che il Consiglio federale si lasci abbindolare da un’inconcludente tabella di marcia. Le misure che vi sono proposte non porteranno a un miglioramento della situazione né a un aumento della sicurezza sul passo del Sempione.
Contatti:
- Isabelle Pasquier-Eichenberger, membra del Comitato dell’Iniziativa delle Alpi e Consigliera nazionale, 078 614 04 15
- Brigitte Wolf, Vicepresidente dell’Iniziativa delle Alpi e Granconsigliera vallesana, 079 456 95 54
- Emmanuel Amoos, membro del Comitato dell’Iniziativa delle Alpi e Consigliere nazionale, 078 607 72 32
- Christophe Clivaz, membro del Comitato dell’Iniziativa delle Alpi e Consigliere nazionale, 079 374 51 78