L’Iniziativa delle Alpi è delusa per la mancanza di rispetto della volontà popolare da parte del Consiglio degli Stati, che ha esaminato i progetti di trasferimento del traffico merci dalla strada alla ferrovia. Invece di fare finalmente il passo avanti voluto dal popolo, ha posto ulteriori ostacoli alla realizzazione del trasferimento.
Solo quando il Consiglio federale avrà raggiunto un accordo con l’estero sull’introduzione della Borsa dei transiti alpini, le basi legali per quest’ultima saranno ancorate anche nel diritto elvetico. Inoltre, questa base legale nonché l’accordo (inutile secondo l’Iniziativa delle Alpi) dovrebbero poter essere sottoposti a referendum. È incomprensibile e poco intelligente che il Consiglio degli Stati voglia far dipendere l’introduzione della Borsa dei transiti dall’accordo dei paesi europei. Così facendo, la politica di trasferimento svizzera viene delegata all’UE.
In questo modo il Consiglio degli Stati ha ulteriormente annacquato il già debole progetto di legge del Consiglio federale. Così si perde tempo prezioso. La volontà del popolo, che nel 1994 ha deciso il trasferimento del traffico merci su rotaia entro il 2004, non è rispettata e purtroppo non è la prima volta. Al contempo, il Consiglio degli Stati ha perso un’occasione per adottare una misura efficace per proteggere il clima.
L’Iniziativa delle Alpi si appella al Consiglio nazionale, affinché corregga in alcuni punti essenziali la decisione della Consiglio degli Stati:
La Borsa dei transiti alpini deve essere introdotta al più tardi nel 2009, in modo che l’obiettivo del trasferimento possa essere raggiunto entro il 2012.
I diritti di transito attraverso le Alpi vanno immessi sul mercato gratuitamente, in modo che l’UE non possa argomentare che la Borsa dei transiti viola l’accordo bilaterale sui trasporti terrestri.
Infine, sono necessari contributi supplementari per l’infrastruttura per eliminare rapidamente le strettoie sulle linee d’accesso alle gallerie ferroviarie di base.
Indicazioni sul comportamento di voto:
Le rappresentanti e i rappresentanti del PS hanno appoggiato tutte le proposte per una realizzazione più rapida del trasferimento strada/ferrovia (termine 2012 invece del 2019 o ancora più tardi), per maggiori sovvenzioni al traffico merci ferroviario (1,8 invece di 1,6 miliardi di franchi) e per l’introduzione della Borsa dei transiti alpini.
Hanno sostenuto le stesse proposte, o le hanno appoggiate almeno in parte, i rappresentanti dei cantoni di transito Uri e Ticino: Hansruedi Stadler e Hansheiri Inderkum (PDC) risp. Dick Marty (PLR) e Filippo Lombardi (PDC/PPD).
Nessun aiuto per l’Iniziativa delle Alpi è giunto dall’UDC e dai rimanenti rappresentanti del PLR e del PDC. I Verdi non sono rappresentanti nel Consiglio degli Stati.
La commissione dei trasporti diretta da Thomas Pfisterer (PLR, AG) s’è imposta con tutte le sue proposte d’indebolire ulteriormente il già debole progetto del Consiglio federale. Solo Hansheiri Inderkum è quasi riuscito ad ottenere un successo con la sua richiesta che gli accordi per la realizzazione della Borsa dei transiti non siano automaticamente sottoposti al Parlamento.