27. Maggio 2010

Nove organizzazioni ticinesi lanciano oggi una petizione per assicurare un collegamento sostenibile sud-nord senza una seconda galleria autostradale al San Gottardo. La ferrovia rappresenta l’alternativa ideale, in grado di assicurare questo importante collegamento anche durante un’eventuale chiusura della galleria stradale attuale.

Ulteriori informazioni e petizione: www.sud-nord.ch

Il Ticino ha bisogno di un collegamento sostenibile verso il nord. È con questa convinzione che nove organizzazioni ticinesi (Iniziativa delle Alpi, Pro Natura, WWF, Leventina vivibile, sindacato SEV, SOS Ambiente, Greenpeace, ATA Associazione traffico e ambiente e Medici per l’ambiente) lanciano oggi una petizione all’attenzione delle autorità cantonali e federali.

La questione del collegamento sud-nord diventerà centrale entro una decina d’anni, quando la galleria stradale attuale dovrà essere completamente rinnovata e molto probabilmente chiusa temporaneamente. I promotori della petizione chiedono che questi lavori di risanamento non comincino prima dell’entrata in servizio della galleria ferroviaria di base del San Gottardo nel 2017, in modo da permettere la circolazione di treni navetta per il trasporto di auto e camion. Uno studio pubblicato dall’Iniziativa delle Alpi nello scorso febbraio, ha dimostrato la fattibilità di questa soluzione. L’alternativa ferroviaria permette il trasferimento delle merci dalla strada alla ferrovia, come previsto dalla nostra politica dei trasporti, accettata anche all’estero. Solo questo approccio rende concreta una visione a lungo termine di un Ticino sostenibile, senza un aumento del traffico stradale e dell’inquinamento. Inoltre una seria protezione del clima alpino dai mutamenti climatici passa anche da una diminuzione delle emissioni del traffico stradale, che sarebbe almeno in parte compromessa con il raddoppio.

La petizione è rivolta contro la costruzione di una seconda galleria stradale al San Gottardo. Una tale opera è costosa, aumenterebbe comunque il traffico sulle strade ticinesi portando pregiudizio alla salute di tutti i ticinesi. Essa è contraria all’articolo costituzionale per la protezione delle Alpi. Inoltre, il popolo ticinese si è già espresso due volte contro un aumento della capacità di trasporto della galleria autostradale del San Gottardo: nel 1994 col «sì» all’iniziativa delle Alpi e nel 2004, quando ha respinto il controprogetto «Avanti».

La petizione sarà consegnata quest’autunno al Governo ticinese, al Consiglio federale e alle Camere federali e vuole essere una risposta all’iniziativa cantonale a favore di un raddoppio autostradale, accettata lo scorso novembre dal Gran Consiglio ticinese.

Contatti:

Carlo Lepori, membro del comitato nazionale,
Iniziativa delle Alpi, 079 372 35 95
Fabio Guarneri, presidente, WWF Svizzera italiana, 079 750 72 78
Matteo Buzzi, responsabile regionale, Greenpeace Ticino, 079 581 84 96
Pietro Gianolli, segretario sindacale, SEV, 091 825 01 15
Werner Herger, segretario regionale, ATA Associazione traffico e ambiente, 091 826 40 88