Migros e Coop inviano la loro panna fino in Belgio e in Italia per la preparazione delle loro bombolette spray. L’Iniziativa delle Alpi ha quindi voluto premiare questi trasporti assurdi con il premio «masso rosso del diavolo».
Il personale della ELSA SA di Estavayer/FR è restato piuttosto sorpreso, lo scorso 4 ottobre nel vedere 7 enormi bombolette spray recanti la scritta ABSURDE davanti al loro stabilimento. Davanti alla latteria centrale argoviese (AZM) a Suhr è invece stato eretto un pannello di due metri con l’inequivocabile scritta «UNSINN» (=assurdo).
Non che l’Iniziativa delle Alpi voglia adesso combattere le meringhe alla panna. Occorre però chiedersi che senso hanno le bombole di panna spray. Inoltre, il fatto che la panna debba essere scarrozzata per 2000 chilometri è «una vera assurdità per la quale avete meritato questo premio del masso rosso del diavolo», hanno spiegato ai direttori delle due ditte il segretario dirigente dell’Iniziativa delle Alpi e il suo coordinatore per la svizzera occidentale Georges Darbellay. La ELSA, filiale delle Migros, invia settimanalmente 12 tonnellate di panna a Dilsen, in Belgio, con autocarri frigoriferi che poi tornano verosimilmente a vuoto in Svizzera, mentre l’AZM, che rifornisce la COOP, porta 15 tonnellate di panna ogni due settimane a Ancona. Le confezioni, decorate da splendide genziane blu, fanno però piuttosto pensare a prodotti indigeni.
«Riempire le bombole in Svizzera risulterebbe troppo caro», è sbottato il direttore della ELSA Oswald Kessler, «e il vostro premio è immeritato, in quanto trasportiamo quasi il 65% delle nostre merci per ferrovia!». Il consigliere nazionale Patrice Mugny gli ha pertanto consigliato di «considerare il nostro premio come uno stimolo per migliorare ulteriormente il vostro sistema di trasporto». Il direttore dell’AZM, Gregor Emmenegger, ha fatto buon viso al nostro premio, spiegando di ritenere possibile realizzare un impianto di riempimento in Svizzera, se anche la ELSA accettasse di portarvi la sua panna. La vocazione ambientalista di cui ogni tanto Migros e Coop amano fregiarsi potrebbe però indurli anche a rinunciare a simili futilità, senza per questo compromettere le loro quote di mercato.
La risonanza mediatica della nostra azione potrebbe anche indurre altre ditte a rivedere la loro politica dei trasporti, pena l’attribuzione di altri «massi rossi del diavolo».
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