11. Febbraio 2010

Di Fabio Pedrina, Consigliere nazionale e Presidente dell’Iniziativa della Alpi
Durante i lavori di risanamento della galleria stradale del San Gottardo il canton Ticino non deve essere isolato dal resto della Svizzera. Quest’idea è pure condivisa dall’Iniziativa delle Alpi, la quale considera il periodo del risanamento come un’opportunità e non uno svantaggio per il Ticino. – Quando affronterà le iniziative cantonali del Ticino e di Uri, il Parlamento può accelerare e assicurare il trasferimento delle merci sulla ferrovia.

Durante il periodo di risanamento della Galleria stradale del San Gottardo, il Ticino non deve essere isolato dal resto della Svizzera. È un’esigenza condivisa anche dall’Iniziativa delle Alpi. Con il presente studio mostriamo come ciò sia possibile senza costruire una seconda canna autostradale, che sarebbe di fatto anticostituzionale.

Le statistiche mostrano oltretutto che le diverse interruzioni sull’asse stradale del Gottardo hanno avuto ben poche ripercussioni negative sul turismo ticinese. Le cifre dei pernottamenti nel 2006 (frana a Gurtnellen) come pure nel 2001 (incendio nella galleria) non hanno subito inflessioni significative a paragone con altri anni.

arancione = numero superiore al periodo dell’evento in considerazione //
verde = numero inferiore al periodo dell’evento in considerazione
Non disponibili i dati dell’anno 2004.

Risulta evidente che il turismo in Ticino non dipende tanto dalla disponibilità dell’autostrada A2, quanto da altri fattori. D’altra parte, possiamo ragionevolmente temere che la costruzione di una seconda galleria stradale al Gottardo inciti i turisti a non più trattenersi in Ticino. Più le strade sono veloci, meno i turisti hanno un motivo per fare tappa in Ticino, rispettivamente per fermarsi per un periodo più lungo.

L’Iniziativa delle Alpi considera la chiusura della galleria stradale al Gottardo un’opportunità per lanciare e stimolare in Ticino il turismo senza automobile. Ciò perché prima del risanamento della galleria stradale e dell’entrata in servizio delle autostrade viaggianti da noi proposte, si aprirà il tunnel di base del San Gottardo e la ferrovia proporrà tempi di viaggio verso il sud oggi impensabili. Inoltre, al momento dell’apertura della galleria di base del San Gottardo è prevista l’esposizione “Gottardo 2020”. Nelle intenzioni dei responsabili di questa evento il traffico fra i diversi luoghi d’esposizione a nord e a sud dovrebbe svolgersi sulla ferrovia. Se l’offerta dei trasporti pubblici fra centri e periferia viene ampliata con dei taxi-bus, con i veicoli Mobility, ecc., diventa un’alternativa interessante. Così anche “il fine settimana senz’auto in Ticino” sarebbe non solo possibile, ma un’offerta allettante.

L’Iniziativa delle Alpi ha proposto già da anni dei biglietti forfettari dalla Svizzera tedesca al Ticino incluso il traffico regionale (simile agli arrangiamenti nelle grandi città) al fine di aumentare l’attrattività della ferrovia. Confidiamo che in questo modo si possa incitare un maggior numero di turisti a soggiornare in Ticino, invece che a fare solo delle visite “mordi e fuggi”.

Ancora due parole sulla politica di trasferimento:

Il Parlamento discuterà fra breve il rapporto sul trasferimento delle merci e dovrà constatare frustato che il trasferimento non è avvenuto secondo le previsioni. Non è sorprendente, visto che nel 1999 lo stesso Parlamento si è opposto all’introduzione di misure e strumenti più efficaci nella Legge sul trasferimento del traffico (LTrasf) e dieci anni dopo nella Legge sul trasferimento del traffico merci (LTrasf, 2008). La decisione sull’introduzione di una borsa dei transiti alpini, secondo la decisione del Parlamento, esige ancora la stesura di una legge e quindi corre il rischio di subire un referendum.

Con il sostegno del Consiglio degli Stati alle iniziative cantonali dei cantoni Ticino e Uri, il Parlamento ha però ancora la possibilità di correggere il tiro nel programma di trasferimento del traffico. Per dar seguito alle iniziative cantonali, il Parlamento potrebbe decidere di migliorare la LTrasf. La Borsa dei transiti alpini potrebbe essere introdotta più rapidamente se il Parlamento conferisse al Consiglio federale la competenza di introdurre in modo autonomo la borsa, oltre all’attuale incarico di procedere a delle trattative e alla possibilità di concludere dei contratti. Altrimenti il Parlamento potrebbe introdurre in una nuova legge d’applicazione i parametri fondamentali per l’introduzione della BTA.

Si potrebbe guadagnare ulteriore tempo, se l’ordinanza relativa alla Borsa dei transiti alpini venisse stesa in parallelo alle trattative con l’Unione europea e i paesi vicini, e non solo dopo la firma dei relativi accordi.

Secondo l’Iniziativa delle Alpi, anche nel settore della qualità dell’offerta ferroviaria c’è una lacuna nella paletta degli strumenti per il trasferimento del traffico merci. Bisognerà prestarvi molta attenzione in un’ottica a medio-lungo termine. Pensiamo soprattutto ad approcci innovativi favoriti da finanziamenti alla ricerca e a finanziamenti ‘start up’. Anche per raggiungere questi obbiettivi si potrebbero utilizzare le eccedenze del quadro dei pagamenti 1999. Un esempio di tale approccio innovativo è il treno pendolare merci di RailValley (www.railvalley.org)

Berna / Airolo, 11.2.10