Trasferimento delle merci in transito su rotaia

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Trasferimento delle merci in transito su rotaia

11.01.2017
© Alpen-Initiative
11. Gennaio 2017

Un sondaggio rappresentativo -Demo SCOPE AG su incarico dell’Iniziativa delle Alpi

Risultati

1. La maggioranza intende mantenere l’obiettivo di trasferimento

Image 1. La maggioranza intende mantenere l’obiettivo di trasferimento

Nel 1994 il popolo svizzero aveva approvato l’iniziativa per la protezione delle Alpi, decidendo così di trasferire il traffico merci dalla strada alle rotaie. L’apposita legge esplicita che a partire dal 2018 potranno transitare attraverso le Alpi svizzere al massimo 650 000 autocarri all’anno. In questo contesto, alle persone interrogate è stato domandato se ritenessero che occorra mantenere questo obiettivo di trasferimento, che l’obiettivo debba essere alzato o abbassato oppure, addirittura, che debba essere abolito.

Considerando la popolazione svizzera complessivamente, risulta che il 70% delle persone interrogate ritiene che occorra mantenere l’obiettivo già esistente e radicato nella legge. Una minoranza (10%) auspica che il numero di transiti sia ridotto rispetto a quanto previsto dalla legge, mentre il 6% è favorevole a un aumento del numero di transiti. Il 7% ritiene che si debba rinunciare a questo obiettivo, infine un altro 7% non ha saputo o voluto rispondere alla domanda.

È interessante analizzare le risposte a questa domanda in base alle due regioni linguistiche in esame. In Svizzera romanda il 19% delle persone interrogate auspica un’ulteriore riduzione del numero di transiti, mentre in Svizzera tedesca questa percentuale è significativamente più bassa (7%).

Se si considerano i risultati dei due Cantoni direttamente coinvolti, risulta che in Ticino il 65% delle persone interrogate appoggia l’obiettivo esistente e quasi il 25% auspica un’ulteriore riduzione del numero di transiti. Nel Canton Uri una netta maggioranza (83%) ritiene che occorra mantenere l’obiettivo esistente, mentre l’8% auspica un’ulteriore riduzione. Un confronto tra i due Cantoni confinanti con il Gottardo e l’intera Svizzera rivela nei primi quote più elevate di coloro che appoggiano il mantenimento o auspicano un inasprimento dell’obiettivo di trasferimento.

2. Ampia accettazione di ulteriori misure volte a ridurre il traffico di transito

Image 2. Ampia accettazione di ulteriori misure volte a ridurre il traffico di transito

Dato che, anche dopo la messa in funzione della NTFA, non è chiaro se l’obiettivo di trasferimento potrà essere raggiunto su base volontaria, potrebbero essere adottate ulteriori misure, ad esempio una tassa sugli autocarri in transito attraverso il Gottardo, al fine di ridurre il numero di transiti su strada. La maggioranza della popolazione svizzera (68%) è favorevole all’adozione di ulteriori misure, nel caso in cui il trasferimento dalla strada alle rotaie non avvenga in modo automatico/volontario nonostante la messa in funzione della NTFA. Il 26% delle persone interrogate si è espresso contro queste ulteriori misure, mentre il 6% non ha saputo rispondere alla domanda. In questo contesto l’opinione di svizzeri tedeschi e romandi è pressoché la medesima.

Un’accettazione maggiore di ulteriori misure volte a ridurre il traffico di transito si rileva nei due Cantoni direttamente coinvolti. Nel Canton Uri il 71% delle persone interrogate è favorevole a ulteriori misure, nel Canton Ticino addirittura l’82%.

3. Ampia approvazione di valori limite delle emissioni di CO2 per gli autocarri

Image 3. Ampia approvazione di valori limite delle emissioni di CO2 per gli autocarri

Attualmente in Svizzera non esistono valori limite per le emissioni di CO2 prodotte dagli autocarri. Secondo la popolazione svizzera, tuttavia, sarebbe auspicabile introdurli. L’80% della popolazione ritiene che debbano essere fissati valori limite delle emissioni di CO2 anche per gli autocarri. In particolare in Svizzera romanda un valore limite riscuoterebbe grande approvazione (85%).

Anche nei Cantoni Uri e Ticino si registrano risultati paragonabili. Nel Canton Ticino le persone favorevoli all’introduzione di valori limite delle emissioni di CO2 per gli autocarri si attestano addirittura al 90%, nel Canton Uri al 79%. L’approvazione di detti valori limite tra le donne nel Canton Uri (89%) è considerevolmente maggiore rispetto a quella tra gli uomini (69%).

Conclusione

Il sondaggio rivela che una netta maggioranza della popolazione svizzera intende mantenere l’obiettivo di trasferimento definito nella legge. Questa approvazione è elevata in entrambi i Cantoni direttamente coinvolti (Uri e Ticino) e, in particolare in Ticino, quasi il 25% delle persone interrogate appoggia addirittura un’ulteriore riduzione del numero di transiti.

La popolazione si mostra anche aperta a ulteriori misure volte a centrare l’obiettivo di riduzione, nel caso in cui quest’ultimo non possa essere raggiunto con le misure già esistenti. Una maggioranza delle persone favorevoli a ulteriori misure si riscontra in tutte le regioni linguistiche, in particolare nei due Cantoni confinanti con il Gottardo (Uri e Ticino).

In tutte le regioni, la maggior parte delle persone interrogate è favorevole all’introduzione di un valore limite delle emissioni di CO2 vincolante per gli autocarri.

Sullo studio

Nel gennaio 2017, su incarico dell’Iniziativa delle Alpi è stato svolto presso la popolazione residente in Svizzera un sondaggio telefonico (assistito dal computer) sul tema del trasferimento delle merci in transito dalla strada alle rotaie. L’opinione della popolazione su questo tema è stata rilevata mediante tre domande.

Sono state interrogate persone di età superiore a 15 anni residenti in Svizzera tedesca e romanda, basandosi su quote di età e di genere. Dato che i Cantoni Uri e Ticino sono quelli più interessati dal trasferimento delle merci in transito dalla strada alle rotaie, sono state condotte interviste supplementari in questi due Cantoni.

Tra il 16 e il 25 gennaio 2017 sono state realizzate complessivamente 1409 interviste telefoniche, di cui 1009 (1) nel quadro di un’indagine rappresentativa della popolazione residente in Svizzera. Le restanti 400 interviste sono state condotte in parti uguali nei Cantoni Uri e Ticino (200 interviste in ogni Cantone). I risultati sono stati ponderati in modo moderato per l’analisi, al fine di combaciare con la struttura effettiva della base di rilevamento dei dati (criteri: età e sesso). I risultati a livello svizzero e quelli relativi ai Cantoni Uri e Ticino sono stati ponderati separatamente, al fine di ottenere risultati rappresentativi anche per i due Cantoni confinanti con il Gottardo in base alla ripartizione demografica effettiva della popolazione. I risultati sono stati elaborati e riassunti sotto forma di tabelle a incrocio e costituiscono la base del presente compendio.

(1) Per il campione n = 1009 (Svizzera tedesca e romanda) l’intervallo di confidenza ammonta al massimo a +/- 3,1% al 95% della certezza, mentre per il campione n = 200 (ciascuno per i Cantoni Uri e Ticino) ammonta al massimo a +/- 6,9% al 95% della certezza.