Il momento scatterà durante la sessione autunnale: il Consiglio nazionale affronterà la nuova legge sul trasferimento del traffico merci (LTrasf). Con le cartoline allegate potete ricordare ai «vostri» parlamentari che c’è una volontà popolare da rispettare: le merci sulla ferrovia!
aa/cos. Adesso è avvero importante che insieme all’Iniziativa delle Alpi puntiate lo sguardo sul Consiglio nazionale: i politici devono dar seguito all’incarico popolare quando in settembre decideranno sulla legge sul trasferimento del traffico merci (LTrasf). La Commissione dei trasporti del Nazionale ha affrontato in maggio la questione del trasferimento del traffico e l’Iniziativa delle Alpi valuta positivamente che abbia mantenuto l’obiettivo di al massimo 650’000 TIR in transito all’anno. Ha anche migliorato le condizioni per l’introduzione della borsa dei transiti rispetto a quelle decise dal Consiglio degli Stati. Positiva è inoltre la decisione di sostenere il traffico merci interno e il traffico merci sulle ferrovie a scartamento ridotto. Nel complesso, tuttavia, la Commissione dei trasporti del Consiglio nazionale s’è fermata a metà strada.
Borsa dei transiti alpini –Introdurre per favore!
Se il Plenum deciderà come la Commissione, la Svizzera aspetterà ancora a lungo dei progressi decisivi nella politica di trasferimento, e questo nonostante un cospicuo impegno finanziario. Il Consiglio federale non avrà l’incarico vincolante di introdurre la borsa dei transiti e di realizzare così finalmente il trasferimento strada/ferrovia. E non sarà garantito il finanziamento per eliminare le strettoie sugli assi d’accesso, che determineranno la capacità di trasporto su rotaia ancor prima che sia aperta la galleria di base del Gottardo. Nel grafico sottostante sono riassunte e messe a confronto le posizioni del Consiglio federale, del Consiglio degli Stati, della Commissione dei trasporti del Nazionale e dell’Iniziativa delle Alpi.
Il Consiglio nazionale rispetterà la volontà popolare?
Il popolo ha più volte confermato in votazione – direttamente o indirettamente – l’incarico di trasferire il traffico merci conferito nel 1994 con l’approvazione dell’iniziativa delle Alpi. Per rispettare la volontà popolare, il Parlamento deve finalmente adottare provvedimenti efficaci. La decisione della Commissione dei trasporti è di nuovo un «aspetta e spera», invece di un passo coraggioso verso la realizzazione del trasferimento. Il trasferimento sulla rotaia non si realizzerà neppure due anni dopo l’apertura della galleria di base del San Gottardo, se prima non verrà introdotta la borsa dei transiti alpini. Nei prossimi anni il traffico pesante continuerà a crescere e la soluzione del problema diventerà sempre più difficile.
1994 + 10 = 2019?
La proposta di LTrasf ha già fatto molta strada e dovrà percorrerne ancora parecchia. Il grafico illustra l’evoluzione della LTrasf. Il percorso dell’iniziativa delle Alpi è ancora più lungo: popolo e Cantoni l’hanno accettata già nel 1994. Da allora la protezione delle Alpi è ancorata nella Costituzione federale. La Costituzione prevede all’art. 196, disposizione transitoria dell’art. 84 (Transito alpino): Il trasferimento del trasporto merci di transito dalla strada alla ferrovia deve essere ultimato entro dieci anni dall’accettazione dell’iniziativa popolare per la protezione della regione alpina dal traffico di transito. Quindi l’incarico avrebbe dovuto essere realizzato entro il 2004. Però nella LTrasf figura il termine del 2019. Volete aspettare ancora così a lungo? No? Allora investite quattro minuti e mandate una e-cartolina ai «vostri» parlamentari.
Grazie mille per il vostro impegno per la protezione delle Alpi! Grazie a voi l’Iniziativa delle Alpi può continuare il suo impegno per il trasferimento delle merci dalla strada alla rotaia.