863’000 camion in transito dalle Alpi nel 2020, invece dei 650’000 al massimo che sarebbero consentiti: puntualmente per il 1° aprile questa notizia scherza impunita con la legge. Solo un intervento deciso può far trasferire le merci dalla strada alla ferrovia. Il settore dell’autotrasporto resta in debito con la collettività per 1,5 miliardi di franchi di costi ambientali. Per avere la verità dei costi nel traffico pesante, la futura TTPCP deve rispettare il principio di causalità ed essere fortemente aumentata.
E neppure stavolta qualcosa si muove. L’Iniziativa delle Alpi è delusa. La riduzione del numero dei camion è da ricondurre alla diminuzione dell’attività economica dovuta alla pandemia. Il traffico merci sulle rotaie non è aumentato, né le catene di rifornimento sono mutate. Nel 2020 è transitato il 4% in meno di veicoli pesanti in transito sulle strade alpine. Al contempo, il volume trasportato dai treni merci l’anno scorso è diminuito del 6,2%. La percentuale dell’intero traffico merci transalpino sulla ferrovia è così scesa al 71,9% (-0,5%). Non ostante le difficoltà economiche, l’obiettivo di trasferimento è ancora molto lontano. Adesso la politica svizzera deve intervenire.
TTPCP causale e con nuovo limite superiore
Con la realizzazione delle gallerie di base al Gottardo, Ceneri e Lötschberg, le opere principali della NTFA sono state costruite. In questo modo i presupposti infrastrutturali – l’ “hardware” – per più trasferimento sarebbero dati. Ora è necessaria una politica di trasferimento più efficace, cioè un “software” intelligente, per raggiungere al più presto l’obiettivo di trasferimento previsto dalla legge. Con il rapporto sul trasferimento 2021, il Consiglio federale ha l’opportunità di mettere a disposizione gli aggiornamenti (“update”) necessari, sottoponendo al Parlamento misure efficaci. Lo sviluppo della TTPCP (tassa sul traffico pesante commisurata alle prestazioni) è una grossa chance: oltre all’attenzione alle emissioni dei camion nocive per il clima, è necessario un aumento generale della TTPCP, per ottenere più verità dei costi e portare un maggior numero di trasporti di merce sulle rotaie. Ricerche della Confederazione mostrano che attualmente circa 1,5 miliardi di franchi di costi esterni non sono coperti da chi li causa: emissioni dannose per il clima, rumore, ingorghi, polveri fini, uso di spazio e di risorse. Sono invece addossati alla comunità. Una TTPCP secondo il principio di causalità deve ovviare a questo squilibrio. Il limite superiore della tassa deve essere nuovamente negoziato con l’UE nell’accordo sui trasporti terrestri. L’anno europeo delle ferrovie è il momento giusto per affrontare l’argomento di un aumento della TTPCP.
Meno dipendenza – più reti economiche locali
La crisi del Corona-Virus ci ha mostrato la nostra dipendenza dall’estero e l’estrema lunghezza delle vie di rifornimento attorno al globo. Questa dipendenza ci rende fragili. Se la produzione in futuro fosse di nuovo più vicina ai consumatori, ciò significherebbe meno trasporti e meno camion sulle strade. Anche in questa prospettiva l’Iniziativa delle Alpi si impegna affinché le catene commerciali regionali siano rafforzate e possibilmente si evitino i trasporti insensati.