I camion con trazione esente da carburanti fossili dovrebbero pagare di meno, ma non essere completamente esentati dalla TTPCP. L’Iniziativa delle Alpi apprezza questo approccio adottato dalla Commissione dei trasporti del Consiglio degli Stati. Parimenti la decisione di voler monitorare i trasporti di merci pericolose, come chiesto da una mozione di Isabelle Pasquier del Comitato dell’Iniziativa delle Alpi.
I camion causano costi alla società e all’ambiente indipendentemente dal tipo di motore. Perciò i veicoli pesanti che circolano senza ricorrere a carburanti fossili dovrebbero poter approfittare di tariffe ridotte della TTPCP, ma non essere del tutto esenti dalla tassa, poiché causano comunque dei danni. Questa soluzione, che tiene conto del principio di causalità, rafforza la verità dei costi nel trasporto stradale delle merci e mantiene l’effetto di trasferimento dalla strada alla ferrovia.
Agevolazione solo per camion non alimentati da combustibili fossili
Inizialmente la mozione della Commissione prevedeva di promuovere con tariffe agevolate tutti i camion con sistemi alternativi di trazione. Secondo l’Iniziativa delle Alpi non sarebbe però sensato favorire tutti i camion non a diesel, come quelli con motori a gas, gas liquido, biogas, idrogeno o a batteria elettrica. Promuovere i camion con motore a gas fossile non aiuterebbe il clima. La Svizzera non deve seguire l’esempio della Germania avvantaggiando i camion a gas fossile liquefatto, che è un’opzione pure dannosa per il clima. L’origine dell’energia è infatti come minimo altrettanto decisiva del tipo di trazione. Così nei paesi dell’UE anche i veicoli a idrogeno sono solo apparentemente più ecologici, poiché il carburante è generalmente prodotto ricorrendo a carburanti fossili. La correzione della mozione per lo sviluppo della TTPCP tiene conto di queste circostanze. La Commissione si allinea così al Consiglio nazionale.
Riduzione invece di esenzione dalla TTPCP
I veicoli con motori alternativi non devono essere tassati per i costi derivanti dai danni al clima o per l’inquinamento atmosferico (per esempio ossidi d’azoto). Ma anche i camion meno dannosi per il clima causano rumore, ingorghi, incidenti, polveri fini (freni), microplastiche (abrasione dei pneumatici). Inoltre richiedono spazio, consumano energia e risorse. È solo corretto chiedere a tutti gli autotrasportatori di coprire i propri costi esterni in base al principio di causalità. I costi reali del trasporto stradale delle merci sarebbero così finalmente visibili. La TTPCP deve incentivare il trasferimento del traffico merci dalla strada alla ferrovia. Sarebbe quindi contraddittorio promuovere autocarri più rispettosi del clima attraverso un’esenzione fiscale completa. Il prevedibile calo del reddito della TTPCP si ripercuoterebbe sulla manutenzione e sulla costruzione dell’infrastruttura ferroviaria. Due terzi dei ricavi della TTPCP sono riservati a questo scopo. Il restante terzo va ai Cantoni per compensare i danni e le sollecitazioni dei camion a scapito delle infrastrutture e della popolazione.
Pubblicare regolarmente le cifre dei trasporti di merci pericolose
Dopo essere state rese note l’ultima volta nel 2016, le statistiche dei trasporti di merci pericolose attraverso le Alpi dovrebbero essere nuovamente pubblicate regolarmente nel rapporto del Consiglio federale sul trasferimento delle merci. Per l’Iniziativa delle Alpi è essenziale che l’opinione pubblica sia correttamente informata sulla situazione di questi trasporti pericolosi per la popolazione e per l’ambiente. Perciò l’Iniziativa delle Alpi è soddisfatta per la decisione della Commissione dei trasporti del Consiglio degli Stati di accogliere la mozione di Isabelle Pasquier, membro del Comitato dell’Iniziativa delle Alpi. Seguendo il Consiglio federale, anche il Consiglio nazionale aveva già approvato la stessa mozione.