Sabato sera sulle rive del lago Ritom l’Iniziativa delle Alpi e Leventina vivibile hanno acceso il loro tradizione Falò nelle Alpi che quest’anno vuole rendere attenti al degrado dello spazio alpino e, nell’Anno internazionale della Biodiversità, sull’importanza della flora alpina di questo fragile ecosistema. Con il falò si vuole pure ribadire la necessità del trasferimento dalla strada alla ferrovia del traffico pesante transalpino.
Su tutto l’arco alpino si sono accesi sabato sera decine di falò. A questa manifestazione internazionale hanno partecipato anche l’Iniziativa delle Alpi e Leventina vivibile. Le due associazioni hanno ricordato che il traffico di transito danneggia gli ambienti alpini e in particolare la flora alpina. In questo contesto si sono chiaramente schierate contro l’idea di una seconda galleria stradale al Gottardo.
Al lago Ritom Fabio Pedrina, presidente dell’Iniziativa delle Alpi, sottolineando che Parlamento e Consiglio federale non fanno progredire a dovere il trasferimento del traffico pesante dalla strada alla ferrovia, si è così espresso: „La lobby stradale e gli ambienti economici chiedono ora più che mai un raddoppio del Gottardo. Neanche il più ingenuo crede che un secondo tubo serva unicamente ad aumentare la sicurezza e che la quantità di traffico rimanga la stessa. Questa proposta è furfante!“ Una seconda galleria induce inevitabilmente più traffico e quindi porterà più colonne in altri tratti stradali, intasando, fra altro, il Mendrisiotto e anche il Luganese.
Per Leventina Vivibile l’edizione di quest’anno del Falò è l’occasione sia per ribadire che la nostra valle è un bene prezioso, che abbiamo il dovere di conservare e proteggere, sia per dimostrare il sostegno agli amici dell’Iniziativa delle Alpi in questa ed altre azioni, volte al rispetto dello spazio alpino. Anche Sergio Mariotta, ingegnere forestale e segretario dell’organizzazione, si è espresso sul Gottardo: “Per Leventina vivibile l’ipotesi del raddoppio deve essere assolutamente scartata, in quanto una simile operazione non porterebbe che un insostenibile aumento del traffico!”
Raffaele Peduzzi, Professore di Microbiologia e Presidente della Fondazione del Centro di Biologia Alpina di Piora, si è così espresso: „Sull’arco alpino esistono ancora zone naturalisticamente pregiate dove è possibile un promettente turismo scientifico ed un turismo natura volti all’educazione ambientale di grandi e piccini.”
Ulteriori informazioni:
Fabio Pedrina, Presidente dell’Iniziativa delle Alpi e Consigliere nazionale, 079 249 29 42