13. Settembre 2013

Un secondo tubo stradale al Gottardo costerebbe tre miliardi in più di una soluzione temporanea con trasbordo su ferrovia. Inoltre, il raddoppio della galleria causa una chiusura totale senza offerta sostitutiva. Ci sono alternative valide, senza isolare il Ticino e senza minare il trasferimento delle merci dalla strada alla ferrovia.

„Speriamo che il Parlamento bocci questa proposta“, afferma Fabio Pedrina, Presidente dell’Iniziativa delle Alpi. Egli auspica il ritorno ai piani originari del Governo federale, che prevedevano il risanamento della galleria stradale del Gottardo senza la costruzione di una seconda canna.

I costi indicati dal Consiglio federale per il raddoppio del tunnel sono sbagliati. Se si tien conto anche dei costi di gestione e manutenzione, nei prossimi 40 anni si spenderanno fra 1 e 1,6 miliardi in più. Quindi il raddoppio del Gottardo non costerà ai contribuenti 2,8 miliardi, ma realmente fra 3,8 e 4,4 miliardi. D’altra parte, per la soluzione con il trasbordo su rotaia, il Consiglio federale non ha tenuto conto che i camion pagherebbero per il trasporto su ferrovia. In fondo, se passano col treno risparmiano la TTPCP, costi di carburante e d’ammortamento del veicolo. Alla fin dei conti, un secondo tubo al Gottardo costa almeno tre miliardi in più di un’efficiente soluzione col trasbordo su ferrovia – soldi che potrebbero essere meglio investiti altrove.

L’Iniziativa delle Alpi propone di eseguire i lavori di risanamento solo nel semestre invernale. Quale alternativa per le automobili vi sarebbero treni navetta fra Airolo e Göschenen, per il traffico merci interno una RoLa breve e per il traffico pesante in transito una RoLa lunga da frontiera a frontiera. Così si evita che il Ticino resti isolato. Inoltre, si porta finalmente avanti il trasferimento del traffico merci dalla strada alla ferrovia.

Per tenere in funzione la galleria esistente fino all’apertura di un secondo tubo, bisogna risanarla ur-gentemente. Ciò significa che la galleria resterà completamente chiusa per quasi mezz’anno – e questo senza che vi sia un’alternativa su ferrovia. „Così il Consiglio federale provocherebbe il caos totale sugli assi di transito“, spiega Fabio Pedrina.

La promessa del Governo federale che, dopo la realizzazione del secondo tubo, entrambe le gallerie saranno percorse solo su una corsia, è priva di valore. „La Signora Leuthard rischia di far la stessa figura dell’ex Consigliere federale PPD Hürlimann, che all’apertura della galleria del Gottardo nel 1980 tuonò: questo tunnel non è un corridoio per il traffico pesante“, afferma Pedrina.

Se il Parlamento dovesse approvare la proposta del Consiglio federale, l’Iniziativa delle Alpi – insieme ad altre organizzazioni – lancerà il referendum. Il risanamento della galleria stradale del Gottardo non può essere il pretesto per svalutare gli investimenti nell’Alptransit, sabotare il trasferimento delle merci in transito dalla strada alla ferrovia e scardinare la protezione delle Alpi.
> Comunicato stampa: Risposta alla consultazione

> Risposta alla consultazione (in tedesco)

Contatti
Fabio Pedrina, Airolo TI, Presidente dell’Iniziativa delle Alpi,
Alf Arnold, Altdorf UR, Direttore dell’Iniziativa delle Alpi,
Mathias Reynard, Savièse VS, Consigliere nazionale e membro del Comitato dell’Iniziativa delle Alpi,
Stefan Grass, Coira GR, Membro del Comitato dell’Iniziativa delle Alpi,